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20 novembre 2005

Via dei Narcisi: tra Centro anziani e Cse è... accordo tra poveri

Si è costruito tantissimo nella nostra zona: grattacieli, fontane, ponti, svincoli e ipermercati. Non si sono riuscite a trovare le risorse per dare un po’ più di spazio né all’ex-Centro socio educativo, ora Centro Diurno Disabili, né al Centro anziani. Due servizi essenziali, ubicati nella stessa via, confinanti, costretti ad una gestione condivisa di un salone di circa settanta metri quadrati.È guerra, anzi, è accordo tra poveri. Poveri di spazi ma non di utenti, visto che il Centro socio ricreativo per anziani di via dei Narcisi 3, raggiunge i 700 iscritti e il Centro diurni disabili ha 25 utenti, 11 educatori e 6 operatori socio assistenziali. Da quando è stato chiuso il Cse di via Coni Zugna (sempre in zona6) l’utenza è praticamente raddoppiata, ma soprattutto, in base alla nuova normativa regionale, non ci possono essere spazi promiscui condivisi con servizi non analoghi. Ed inoltre, alcuni utenti devono obbligatoriamente avere degli spazi adeguati e protetti, per salvaguardare l’incolumità loro e degli altri.
Si convive, dividendosi il salone in base alle ore e ai giorni: durante la settimana, dopo le quattro, metà del salone va al Centro Anziani, il sabato e la domenica, giornate di balli scatenati si può usufruire dell'intero spazio conteso. Una soluzione di buon sebso, ma che lascia l'amaro in bocca a tutti.
Provo una grande amarezza nel ricordare che il 9 dicembre 2003 è stato rinnovato per nove anni il contratto di affitto tra la Srl Cascina Corba e il Comune di Milano per la concessione di alcuni spazi (400 mq su due piani e 1.200 mq di giardino) siti in via dei Gigli 14 ad uso bar e ristorante. La cascina, di proprietà pubblica, è situata a poche decine di metri da via Narcisi. Da Piano Regolatore, avrebbe destinazione a spazio pubblico o comunque riservato ad attività collettive. Nulla è valso che due anni fa le forze dell’opposizione in Consiglio di Zona 6, chiedessero che il contratto non fosse rinnovato e che gli spazi fossero destinati ai servizi di Zona, considerata la cronica mancanza di spazi sociali e aggregativi.
Nulla per ora è valsa la velleitaria ed elettoralistica dichiarazione della Assessora ai Servizi sociali del Comune di Milano, Tiziana Maiolo, che, nel momento in cui il problema in via dei Narcisi, nel marzo del 2005, esplode, promette di risolverlo individuando un nuovo spazio per il Centro diurno per disabili.
I nodi vengono al pettine: per anni si è pensato solamente a costruire abitazioni, magari circondate da un bel parco. A Milano non basta e lo si sapeva.

David Gentili (capo gruppo Ds zona 6)