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15 dicembre 2005

Nuove case popolari al Giambellino. Bene, ma troppe e manca un piano complessivo sul quartiere

Forse il meno peggio tra tutti i Programma integrato di intervento giunti per il parere del Consiglio di Zona 6. Insiste su un’area a standard, di fianco alla parrocchia san Curato d’Ars e alla ex-Gnocchi. Confina a sud con la ferrovia e a Nord con la via Giambellino e il campo da calcio dell’ortorio. Un’area che la zona avrebbe voluto dedicata ad attività sportive, parcheggi, orti e alla creazione di una strada che permettesse agli autobus della rimessa Atm di uscire senza ingolfare di smog e traffico la via Giambellino. Un’area in cui grazie alla Legge Borghini, che vuole dare risposta all’emergenza casa a Milano, si potranno costruire centoottantanove appartamenti a canone sociale, (alcune case a schiera di 4 piani e una torre di 19 piani), un asilo per 40 bambini, una biblioteca da 600 mq, con annessa una sala multifunzionale di pertinenza della stessa biblioteca, un media store, 20.000 mq di spazio aperto, alcuni campi sportivi multifunzionali, 673 mq di parcheggi e un sovrappasso ciclopedonale sopra il Naviglio.
Un Programma che porrà finalmente una parola fine all’ipotizzato ponte di collegamento tra largo Gelsomini e piazza Negrelli.
Diciassette milioni di euro di intervento versati interamente dal Comune di Milano. Così ci ha detto l'architetto Canaia, responsabile del Piano.
Si parla sempre più spesso di Stu (Società di Trasformazione Urbana) nell’ambito dell’asse Lorenteggio – Vigevanese. Una superficie di circa 8 km quadrati entro cui sono previsti interventi di ristrutturazione di alloggi di proprietà Aler, costruzione di nuovi edifici di edilizia pubblica, riqualificazione di aree verdi e strade e recupero di ex aree dismesse. Si è parlato anche dell’ipotesi di abbattere e ricostruire le case che danno su via Giambellino dal 144 fino a piazza Tirana. Per ora nulla si sa di ufficiale. Ma allora, prima di prevedere un progetto di così vasta portata, su un’area così strategia, non è forse il caso di capire cosa succederà con la Stu? Tra l’altro le case potrebbero essere usate per trovare un’abitazione temporanea alle famiglie che si dovranno spostare per permettere di abbattere e ricostruire le case di via Giambellino.
In ultimo esiste una forte preoccupazione, che nasce dal fatto che 189 appartamenti e uno spazio sportivo, si addenseranno in un budello chiuso tra la ferrovia e la linea tranviaria. Sono troppe. Anche nella stessa relazione contenuta nel Master plan del progetto, nella parte conclusiva si ricorda proprio l’elevato congestionamento di via Giambellino.
Quindi c’è di che riflettere. Proporremo di aspettare e di fare un piano complessivo dell’intero quartiere, ma soprattutto di modificare il progetto diminuendo l’impatto sul traffico.Proporremo e se sarà il caso alzeremo la voce per farci ascoltare. Speriamo che la maggioranza del Consiglio di Zona 6 ci ascolti.