"Comitato per la promozione di una progettazione partecipata nell’area della stazione di Porta Genova"
comitato di cui sono il promotore e che ha raccolto intorno a sè molte personalità che in questi anni hanno avuto a cuore i quartieri dei Navigli.
Qui di seguito riporto il testo della convocazione dell'incontro che ha sancito la nascita del comitato.
Nelle prossime settimane distribuiremo centinaia di questionari nei negozi, nelle scuole, nei locali, nelle portinerie del quartiere di Porta Genova, con l'obiettivo di raccogliere suggerimenti per stendere un progetto di utilizzo delle aree che potrebbero venir liberate dalla dismissione della Stazione ferroviaria, dello scalo merci e del sedime ferroviario.
Un progetto che, una volta ridiscusso attraverso banchetti e incontri pubblici, rappresenterà una proposta che non potrà essere elusa.
Un progetto che, una volta ridiscusso attraverso banchetti e incontri pubblici, rappresenterà una proposta che non potrà essere elusa.
Una proposta che dovrà significare un primo risarcimento ambientale per il quartiere.
Viviamo e lavoriamo in un quartiere che si è trasformato enormemente negli ultimi anni. Trasformazioni nella maggior parte dei casi dettate dalla speculazione, che si sono dimostrate un vero e proprio saccheggio del territorio.
Viviamo e lavoriamo in un quartiere che non possiede più un’identità. Un quartiere in cui le trasformazioni urbanistiche hanno creato forti squilibri tra le sue radici, la sua storia, e la modernità, tra le funzioni dell’abitare, del lavorare, della socialità, dell’intrattenimento e del divertimento. Creando un mostro dove si vive e lavora male e il caos regna per molte ore al giorno e per molti mesi all’anno rendendone difficile l’accesso e il soggiorno.
Ora, nel luglio 2005, il Comune di Milano, l’RFI e l’immobiliare della Rfi, la Ferrovie Real Estate hanno sottoscritto un accordo quadro riguardante le aree di proprietà delle Ferrovie sul territorio di Milano. Per quel che riguarda l’area della stazione di Porta Genova, sarà messo a punto un programma temporale di “rilascio” alla città, sulla base del Piano Industriale di RFI.
Il Comitato per la promozione di una progettazione partecipata nell’area della stazione di Porta Genova si propone di rendere protagonisti i cittadini che abitano, che lavorano, che studiano e che giungono nel quartiere intorno a Porta Genova, della progettazione delle aree che potrebbero venir liberate dalla dismissione della stazione.
Potete leggere il documento costitutivo del comitato, i nomi delle persone che lo hanno costituito, il testo del questionario.
Per compilare il questionario on-line >>
Viviamo e lavoriamo in un quartiere che non possiede più un’identità. Un quartiere in cui le trasformazioni urbanistiche hanno creato forti squilibri tra le sue radici, la sua storia, e la modernità, tra le funzioni dell’abitare, del lavorare, della socialità, dell’intrattenimento e del divertimento. Creando un mostro dove si vive e lavora male e il caos regna per molte ore al giorno e per molti mesi all’anno rendendone difficile l’accesso e il soggiorno.
Ora, nel luglio 2005, il Comune di Milano, l’RFI e l’immobiliare della Rfi, la Ferrovie Real Estate hanno sottoscritto un accordo quadro riguardante le aree di proprietà delle Ferrovie sul territorio di Milano. Per quel che riguarda l’area della stazione di Porta Genova, sarà messo a punto un programma temporale di “rilascio” alla città, sulla base del Piano Industriale di RFI.
Il Comitato per la promozione di una progettazione partecipata nell’area della stazione di Porta Genova si propone di rendere protagonisti i cittadini che abitano, che lavorano, che studiano e che giungono nel quartiere intorno a Porta Genova, della progettazione delle aree che potrebbero venir liberate dalla dismissione della stazione.
Potete leggere il documento costitutivo del comitato, i nomi delle persone che lo hanno costituito, il testo del questionario.
Per compilare il questionario on-line >>