Il Comune di Milano ha appena deciso la ‘riorganizzazione’ dei Centri di Aggregazione Giovanile.
In linea con le tendenze degli ultimi anni, la decisione trasforma l’impegno concreto del Comune nel lavoro dei centri in un ‘contributo’ a chi li gestisce. L’entità del contributo verrà stabilita anno per anno, quindi sarà ogni anno soggetta a possibili riduzioni.
Per il Centro Diurno Giambellino, il provvedimento significa un taglio immediato di fondi di circa il 50% rispetto al 2007, il che rischia di trasformare il nostro Centro in un piccolo doposcuola con qualche attività ricreativa di contorno. Dopo 20 anni di lavoro con i ragazzi del Giambellino, l’esperienza del Centro andrebbe dispersa.
Il tutto si inserisce in un quadro di desertificazione delle periferie che procede da anni, mentre nei quartieri si stratificano i problemi e mancano sempre di più punti di riferimento e luoghi di aggregazione.
Firmare la petizione (scade il 30 aprile!) contro il ridimensionamento dei centri è un piccolo gesto per opporsi all’abbandono delle periferie della nostra città e chiedere investimenti coerenti nella promozione e nella protezione dell’adolescenza.
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