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18 luglio 2008

Tutto sui bond e su quello che a tutt'oggi pare una grande fregatura per i cittadini di Milano

Innanzi tutto i bond o obbligazioni sono titoli di credito, come i Cct a tasso variabile oppure i Btp a tasso fisso, emessi da un’ente pubblico o da una società, che conferiscono alla persona che gli ha comprati il diritto di essere rimborsato del capitale prestato più un certo ammontare di interessi. Le obbligazioni permettono all’ente pubblico o alla società di raccogliere i finanziamenti e la liquidità di cui ha bisogno per l'esercizio della propria attività.
Il bond, circa 1 milardo e 700 milioni, il più grosso debito acceso da un Comune in Europa, viene emesso nel giugno 2005 dal sindaco Gabriele Albertini e il city manager Giorgio Porta.
Dovrà essere estinto nel 2035, quattro sono gli istituti che si espongono: Ubs, Deutsche Bank, Depfa Bank, JpMorgan.
Poche settimane dopo aver emesso il bond il Comune di Milano utilizza uno strumento derivato (un contratto che trasferisce per fissare i rischi di entrambi) chiamato swap (scambio), per cui trasforma uno dei termini del bond da un prestito a tasso fisso al 4,019 ad un tasso variabile. Fino ad allora l'ammontare degli interessi era certo. I dubbi che già poteva suscitare all'inizio questa operazione trovano oggi certezza nel flusso dei tassi. Perché viene effettuata solo pochi giorni dopo? Bisogna poi aggiungere che per scambiare questo diritto ci dovresti guadagnare, invece il Comune di Milano lo fa gratis, generando circa 70 milioni di vantaggio per le banche. In seguito il debito è stato oggetto di 4 "integrazioni". Letizia Moratti non ha solo ereditato il problema dalla giunta precedente, ma nell'ottobre 2006 e nel luglio scorso ha rinegoziato il debito con due banche, Depfa e JpMorgan, e addirittura a ottobre 2007 con tutte e quattro.
C’è da aggiungere che questo Swap si situa dentro un corridoio (collar corridoio di oscillazione stabilito). Il comune cioè si prende il rischio di oscillazione dei tassi all’interno di alcuni valori minimi e massimi. Il rischio di fluttuazione del tasso permetteva al comune di avere un massimo vantaggio dalla discesa dei tassi fino al 3,48% (-0,5 dal tasso fisso precedente) e una massima perdita causata da una salita dei tassi fino al 6,19 (+ 2 dal tasso fisso precedente).
Da una prima occhiata del corridoio si capisce che appare del tutto a sfavore del Comune. Si garantiscono le banche da una discesa dei tassi molto più di quanto si garantisca il Comune da una salita degli stessi.
E così verrà fatto per tutte le altre rinegoziazioni del corridoio. Nessuna considerata realmente a favore dell’ente pubblico, nonostante gli obiettivi indicati in determina. Le integrazioni perggioreranno gradualmente le condizioni per l'ente pubblico.
Appaiono molto strane altre considerazioni: le 4 banche con cui il Comune sottoscrive il bond sono dapprima consulenti (cioè sono pagate per cercare le forme migliori di credito) poi divengono loro stesse le banche creditrici. C’è una sovrapposizione di ruoli incomprensibile.
Per sottoscrivere il bond le banche prendono commissioni palesi per 168.000 €, (=,001%), cifra ridicola per un valore del prestito obbligazionario: 1miliardo 700 milioni di euro.
Il contratto stipulato in lingua inglese viene depositato a Londra, con la conseguenza che valgono le leggi inglesi per le controversie.
I dubbi, non tanto sulla liceità, quanto sulla correttezza di tutti i passaggi compiuti ci sono. Due esposti Pd contro le Banche per truffa e Basilio Rizzo contro l’Amministrazione. Un’indagine in corso della Guardia di Finanza.
Per il momento il Comune con il rialzo dei tassi e il corridoio previsto perde 300 milioni di €.
La Moratti è pronta a costituirsi parte civile contro le banche.... E' stata truffata dice....
Albertini è pronto a scommettere che ora del 2035 le cose si sistemeranno. Peccato che scommette con i soldi nostri.
Nessuno dei due ha intenzione di chiedere scusa e di scomparire dalla scena politica.