Hanno dato il via libera.
Parte la bonifica del sito della Cava ex Geregnano.
Si prevede sotto la residenza una rimozione della terra fino a 1 metro di profondità, quindi la rimozione di ulteriori rifiuti e il carotaggio per valutare l'inquinamento delle aree sottostanti.
La bonifica deve avvenire fino ad un raggio di 30 metri dalle case. E' inoltre prevista una rete perimetrale di monitoraggio e captazione dei fas interstiziali. Il lavoro prosegue a lotti valutando le analisi e prevedendo ulteriori prescrizioni se non dessero risultati soddisfacenti.
Si è chiesto un'ulteriore valutazione delle analisi di rischio per due inquinanti (Cloruro di Vinile e Toluene), verrà aperto un sito internet per informare la cittadinanza e un osservatorio che monitorerà, nel corso del tempo, i lavori di bonifica.
Ho chiesto come mai si fosse dato il via alla bonifica senza ancora aver concluso l'analisi di tutti gli hot spots. E' stato detto che i risultati fin qui avuti erano coerenti tra loro e si poteva proseguire, senza aspettarsi novità dalle ultime analisi. Risposta non del tutto convincente, visto che, proprio grazie alla rimozione degli hot spots, si è reso necessario esigere che, Cloruro di vinile e Toluene, fossero inseriti tra gli inquinanti nell'analisi di rischio, indicando i livelli minimi di presenza tollerabili.
Ho richiesto che le aree di proprietà comunale sulle quali sorgeranno asilo e scuola materna, fossero subito analizzate per vedere gli inquinanti presenti, nonostante siano fuori dall'area di cava. Non c'è stata risposta. Si è rinviata la scelta. Non vorrei che, rilevati inquinanti su quell'area, si verifichino intoppi nel costruire i due servizi essenziali per i futuri residenti, visto che oramai case e uffici saranno terminati.
La bonifica è ancora lunga. Tranquillizza il metodo scelto: si avanzerà per lotti, con indagini, successive analisi e singoli nulla osta.
Il rischio è che i tempi di dilatino. Le cooperative devono agire, premendo che i lavori vengano iniziati al più presto. La proprietà potrebbe prendere come giustificazione l'aumento degli oneri di bonifica per tirare in lungo e garantirsi la possibilità di vendere in un momento migliore del mercato.
L'osservatorio che verrà creato sarà molto utile e a maggior ragione se in quell'organismo potranno esserci anche cittadini interessati al quanto e come procedono i lavori di bonifica.