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31 luglio 2009

Chiusura scuole civiche… e la chiamano razionalizzazione!

Saranno almeno 60 i precari che perderanno il posto con la riforma Moioli di fine luglio. La decisione di Giunta del 24 luglio che prevede la chiusura di tutte le classi del Liceo classico e Liceo linguistico serale, tutte le classi dei bienni diurni, quattro classi su cinque del Liceo socio psicopedagogico, alcune classi dei tecnici serali e la dismissione dell’intero corso IPIA, causerà danni enormi a più di cento studenti e famiglie milanesi.

La scelta operata in Giunta, di chiudere le Scuole Civiche del Comune di Milano, mette, di fatto, 140 alunni in strada, senza una reale e possibile alternativa, perchè lo Stato non ha scuole serali di questo tipo!
Una scelta non condivisibile ed illegittima perchè coinvolge gli alunni del 2°, 3°, 4° e 5° anno in modo drastico ed immediato.
Si chiama interruzione di pubblico servizio, ed è un reato!
IL COMUNE DI MILANO, infatti, andrà incontro ad una serie infinita di ricorsi legali intrapresi da tutti gli alunni coinvolti.

Abbiamo saputo dell’incontro svolto ieri tra l’amministrazione e le organizzazioni sindacali.

Invitiamo l’assessore a rivedere la scelta compiuta, valutare con più attenzione e calma questo processo di razionalizzazione, che di razionale ha ben poco.

Per l’Ipia, Istituto professionale per l’Industria e l’Artigianato, abbiamo oggi pomeriggio proposto all’assessore Terzi un percorso graduale e il passaggio dell’Istituto nell’alveo della Formazione professionale e politiche per l’occupazione. Il passaggio potrebbe garantire una fusione con la scuola di via Amoretti e la creazione di un Centro di istruzione e formazione di grande valore con la possibilità di rilancio in un’ottica di maggiore integrazione con le politiche del lavoro.

Questo sì, potrebbe essere razionale.