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2 luglio 2009

I nidi e l'assessore Moioli

Nonostante la dichiarata disponibilità dell'assessore Moioli, durante il Seminario organizzato dal Pd per martedì 30 giugno, di considerare le richieste espresse da realtà private, educatrici, genitori e dal Gruppo infanzia Pd, l'avviso per avviare l'accreditamento dei servizi Socio-educativi rivolti alla prima infanzia è stato pubblicato 24 ore dopo.
Ora arriveranno le autocertificazioni che vengono richieste. Ci chiediamo: che tempi e possibilità avranno gli uffici per controllare i documenti che verranno depositati?
A settembre parte l'anno e i Nidi privati dovranno contribuire a coprire i 2400 posti mancanti. L'anno scorso erano circa 1.100 i posti in convenzione pubblico/privato.
L’accreditamento avrebbe dovuto essere un'occasione per avviare un processo-percorso di accompagnamento dei privati verso una qualità degli interventi sempre maggiore. Così non è. Resta una fotografia dell’attuale offerta.
Non si richiede ai nidi privati null’altro che quanto già previsto dalla Delibera regionale VII/20943/2005.
Nella delibera:
• Non si fa riferimento a formazione degli operatori socio educativi aggiuntiva e coordinata con il pubblico, che diverrebbe un momento significativo legato anche al piano di governance; la formazione comune dovrebbe essere decisa attraverso un tavolo di raccordo privato pubblico permanente.
• Non si fa esplicito riferimento all’inserimento di bambini portatori di handicap o di specifici progetti di multiculturalità.
• Manca l’aspetto relativo al monitoraggio esterno e terzo che invece viene esplicitamente citato nella delibera del settembre 2008 "Indirizzi per l’accreditamento di soggetti erogatori di servizi e interventi socioeducativi e socio assistenziali".
I punteggi con cui verranno valutati gli standard aggiuntivi non obbligatori, verrano decisi da una Commissione Tecnica, priva di esperti.
• Si fa riferimento alla formazione da svolgere e non a quella effettivamente svolta.
• Manca la formazione degli ausiliari.
• Non si richiede che il coordinatore del servizio debba essere laureato e con esperienza.
• Non si fa esplicito riferimento ai contratti di lavoro che devono essere stipulati.

E soprattutto non si offrono adeguati corrispettivi mensili ai Nidi privati.

Della serie: chiedo poco, offro poco.