Il documento del Difensore Civico che chiude l'istruttoria sul controllo della correttezza delle quote assegnate per l'anno Educativo 2004/2005, per l'accesso al Servizio Nidi d'Infanzia, parla chiaro: nessuna divergenza pare sussistere tra la circolare informativa e la delibera di Consiglio comunale.
E in più: “è stata pertanto sottolineata... l'inopportunità di far cadere sulle famiglie gli effetti di un eventuale errore dell'Amministrazione”.
L'assessorato prenda atto di quanto gli viene detto dal Difensore Civico.
Non costringa le famiglie ad avvalersi dell'unica arma a loro disposizione: rivolgersi ad un avvocato e ricorrere alla decisione dell'Amministrazione.
Chiuda la vertenza, chiedendo scusa e restituisca i soldi versati dalle 183 famiglie che hanno già pagato, non essendo venute a conoscenza della proroga dei termini che il Consiglio Comunale, approvando un nostro ordine del giorno, aveva deciso e richiesto all’Assessorato.
Ricordiamo che le 464 famiglie, che avevano pagato regolarmente le rette per l’anno educativo 2004-2005 per i Nidi d’Infanzia del Comune di Milano sono vittime di un'Amministrazione intenzionata solo a far cassa, anche su propri errori.
464 famiglie costrette ad integrare le quote versate, fino anche a 2.000 €.
Ben 214 famiglie avevano allora diritto alla gratuità e ora dovranno pagare 103 € per ogni mese frequentato dai loro bimbi.
L’Assessore Moioli,assente anche nella commissione consiliare convocata sull'argomento a fine luglio, smetta di scaricare sui funzionari la responsabilità di questa aberrazione burocratica e prenda una decisione in linea con le considerazioni del Difensore civico.
N.B. La cifra persa dal Comune di Milano (cifra che l’Assessorato considera debito) è di 545.567 €.