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2 gennaio 2010

Ma perché mai dedicare una via a Craxi?

Perché dedicare una via, e in mancanza di questa un giardino, a Bettino Craxi?

La Moratti, coraggiosamente, in un'intervista da definire “in ginocchio”, del suo fido consulente Red Ronnie, annuncia commossa che la sua proposta vuole rendere onore ad una frase di Lincoln: “Una casa divisa al proprio interno non può stare insieme.” Divisa tra chi e cosa? Non si capisce. Sembra che sulla figura di Craxi ci siano delle lacerazioni insanabili e soprattutto, che il modo migliore per sanarle sia dedicare una via e in mancanza di questa un giardino nel decennale della scomparsa. Se si volesse ricucire non è sicuramente questo il modo. Le reazioni alla proposta del Sindaco ne sono la prova.

È bene comunque ricordare, e Marco Travaglio ci aiuta, che al momento della morte, nel gennaio del 2000, Bettino Craxi era stato condannato in via definitiva a 10 anni per corruzione e finanziamento illecito (5 anni e 6 mesi per le tangenti Eni-Sai; 4 anni e 6 mesi per quelle della Metropolitana milanese). Altri processi furono estinti "per morte del reo": quelli in cui aveva collezionato tre condanne in appello a 3 anni per la maxitangente Enimont (finanziamento illecito), a 5 anni e 5 mesi per le tangenti Enel (corruzione), a 5 anni e 9 mesi per il conto Protezione (bancarotta fraudolenta Banco Ambrosiano); una condanna in primo grado prescritta in appello per All Iberian; tre rinvii a giudizio per la mega-evasione fiscale sulle tangenti, per le mazzette della Milano-Serravalle e per la cooperazione col Terzo Mondo.

Letizia Moratti ricorda, dopo assist di Red Ronnie che definisce il povero Bettino un parafulmine, unico responsabile di tangentopoli, il “Bellissimo discorso in parlamento quando si appellò perché ciascuno dei politici corrotti come lui prendessero le proprie responsabilità.” Peccato che, con queste responsabilità, ve ne fossero effettivamente pochi. Soprattutto erano pochi quelli che come lui si facevano corrompere per arricchirsi e non per devolvere al partito. I giudici hanno accertato introiti per almeno 150 miliardi di vecchie lire e Travaglio ci ricorda che nella sentenza All Iberian confermata in Cassazione, si legge che "Craxi è incontrovertibilmente responsabile come ideatore e promotore dell’apertura dei conti destinati alla raccolta delle somme versategli a titolo di illecito finanziamento quale deputato e segretario esponente del Psi. La gestione di tali conti…non confluiva in quella amministrativa ordinaria del Psi, ma veniva trattata separatamente dall’imputato tramite suoi fiduciari… Significativamente Craxi non mise a disposizione del partito questi conti".

Il momento più difficile per Letizia Moratti giunge quando deve giustificare la scelta senza poter dire l'esatta verità: fare un nuovo favore a Silvio, nella sua personale battaglia contro i giudici di Milano, guadagnando nuovi crediti per la ricandidatura a Sindaco. E allora ecco che Craxi diviene un grande innovatore per aver rilanciato la politica riformista socialista che in qualche modo non esisteva più per via del compromesso storico tra il Pci e Democrazia Cristiana. "Ha ridato dignità e orgoglio al Psi". Ha vuto il merito di aver difeso la scelta di svincolare redditi e inflazione e, soprattutto, ha tenuto l’Italia saldamente ancorata alla democrazia occidentale (sarebbe interessante ci dicesse anche quali fossero i rischi e chi si adoperava per renderla una dittatura) e ha difeso l’autonomia Italiana a Sigonella nei confronti degli Stati Uniti. Qui si raggiunge la parodia. Se accadesse, oggi, qualcosa di analogo tutti si scaglierebbero senza mezzi termini contro chi si adoperasse per difendere un terrorista, utilizzato come mediatore, arrivando ad uno scontro con il governo degli Stati Uniti, quasi militare, per fare il possibile perché l'esercito americano non lo prenda in consegna. È bene ricordare che Spadolini si dissociò e aprì una crisi di governo durante e dopo i fatti della Achille Lauro e di Sigonella e che Abu Abbas fu processato in contumacia da un tribunale italiano che lo condannò all'ergastolo quale organizzatore del sequestro della nave italiana, condanna poi confermata in secondo grado. I soliti giudici politicizzati.

Ma il momento migliore si ha quando sua Signoria nomina il popolo puntualizzando la differenza tra memoria e storia. Dice: "La storia è il fondamento della libertà del popolo. La memoria è l’anima del popolo." Sembra parlare di qualcosa che non la riguarda direttamente, ma di cui sa. Il popolo. Lei sa cosa sia meglio per il popolo anche se forse i sudditi non lo hanno ancora capito. La soluzione migliore per far stare insieme la casa è una bella via dedicata a Craxi. E se non c'è una via? Allora un bel giardino. Ma guarda un po’… ecco il bravo ex socialista ora Pd che, in assolo assoluto, propone via dell’Innovazione alla Bicocca. Bene. Siamo a posto. Doppio servizio: dare uno schiaffo alla Magistratura e spaccare il Pd, costringendolo all’impasse e alla schizofrenia di fronte al fuoco di fila proveniente dall’Idv. Non la facevo così intelligente. Sarà merito di Red Ronnie.