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28 marzo 2010

Chiudono i micronidi: alziamo il velo sui veri motivi.

Sono 14 i micronidi che l’assessore Moioli ha deciso di chiudere. Strutture in molti casi volute con determinazione dal suo collega di giunta Bruno Simini, nel 2005 quando lui era l’Assessore all’Educazione, a seguito della pubblicazione della Legge regionale 20588 che li istituiva. Dodici micronidi in chiusura sono attualmente dati in gestione a privati. D’Annunzio Benedetto Marcello Fleming, San Giusto, Dei Salici (gestiti dal Consorzio Sis) e Russo, Ungheria, Guarneri, Bocconi, Pastrengo 6 e 10 (gestiti dalla cooperativa Eureka). Non si dice che verranno trasformati in nidi d’infanzia. Nella risposta alla mia richiesta dell’8 marzo, si dice esplicitamente che i micronidi che verranno trasformati in sezioni primavera sono 5: S.Orsola e Reni 11 (gestiti da Sis) e Cesalpino, Crollalanza, Palermo bis 17 (gestiti direttamente dal Comune). Le sezioni primavera di nuova apertura saranno 5: Viterbo 7, Sant'Erlembardo, Alzaia Naviglio Grande, Rovetta, Martinelli. Sarebbe difficile trasformare un micronido la cui capienza è al massimo di 10 bambini in un nido. I micronidi nascono proprio per ottimizzare spazi spesso poco adatti. Invece, nel suo comunicato del 25 marzo, l’Assessore Moioli dice: “… dopo aver valutato il fabbisogno e gli spazi a disposizione 12 micronidi sono stati trasformati in Nidi (laddove gli spazi lo consentivano) e in Sezioni Primavera. In questo modo aumentiamo il numero di posti a disposizione che da 23 sezioni con 444 posti dello scorso anno, sono diventate 33 con 628 posti”. Viene fatto intendere che la chiusura dei micronidi sia decisa per aumentare il numero di bambini che si potranno ospitare. Non è così. All’inizio era stata presentata come un’operazione che metteva fine ad alcune strutture, si parlava allora di cinque, assolutamente poco idonee ad ospitare bambini (esempio classico il micronido d’Annunzio, situato al secondo piano e la cui evacuazione pone dei grossi problemi). Si sa che l'Amministrazione comunale ha avviato questa operazione di razionalizzazione per riequilibrare i conti di Eureka e del Consorzio Sis, cooperativa e consorzio di cooperative che gestiscono i micronidi in perdita. L'operazione è una prima parziale ammissione che il bando per l'accreditamento dell'elenco B prevedeva riconoscimenti economici, per bambino, non idonei. Lo avevamo detto a luglio che bisognava interrompere tutta la procedura. Hanno insistito e i nodi sono arrivati al pettine. A pochi mesi dal termine della gestione (si prevedeva solamente un anno sperimentale) chi li ha gestiti sinora si è trovato in forte difficoltà. Soprattutto nel far quadrare i conti nei micronidi. Ora vedremo quante risorse il Comune di Milano otterrà a seguito della deliberazione della Regione che prevede di destinare per tutta la Lombardia, 16 milioni e mezzo per interventi strutturali per la realizzazione di Nidi e Micronidi e i 40 milioni messi a disposizione per l'acquisto di posti già autorizzati nel sistema privato. Staremo a vedere cosa si inventeranno. Se vorranno modificare i riconoscimenti economici prorogando, contestualmente, di un anno, gli effetti del bando sull'accreditamento dei nidi e micronidi in gestione, non ci opporremo. Non possono. Se modificano i riconoscimenti economici dovranno riaprire il bando e ammettere gli errori compiuti. Per riequilibrare il numero dei bambini ospitati hanno deciso l’aumento dei posti per i nidi Casati, Tadino e Goldoni (gestiti dal consorzio Sis), S. Uguzzone (gestito da Eureka) e Varesina (comunale). Era stata annunciata l'apertura di tre nuovi nidi, per un totale di 215 posti in più: via Sordello (72 posti), via Medardo Rosso (72 posti) e al quartiere Santa Giulia (72 posti). In realtà Santa Giulia è ancora in forse e Sordello ha ancora gli spazi esterni non sistemati definitivamente. E poi bisognerà riaprire il bando di accreditamento per assegnare i due o tre nuovi nidi. Ed infine l’annosa questione dei bambini in lista d’attesa per le scuole d’infanzia. La Moioli insiste: “la lista di attesa nelle scuole d’infanzia era di 580 bambini prima graduatoria. Si è ridotta a 285 ed è destinata ad azzerarsi nei prossimi giorni”. Vi invito a contarli! Noi lo abbiamo fatto. Erano circa 1600 i bambini in lista d’attesa alla comparsa delle iscrizioni. La Moioli aveva poi ricordato che ben 2100 bambini già iscritti avrebbero potuto optare per l’anticipo nella scuola primaria e non aveva fatto cenno ai bambini i cui genitori non hanno permesso di soggiorno e che hanno pieno diritto ad iscriversi. I dati in nostro possesso sono altri: 567 hanno avuto un posto negli utlimi giorni, 1143 sono ancora in lista d'attesa, di cui 37 nuovi (nella lista precedente non c'erano). Ognuno si assuma le proprie responsabilità.

Allegati:
Interrogazione del 29 marzo 2010: Situazione Nidi e Micronidi iscrizioni 2010-2011
Richiesta al dr. Fazzone del 29 marzo 2010: Nidi d'Infanzia, chiarimenti delibera VII/20943 del 16.02.2005