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16 marzo 2010

Il nostro voto. Un altro importante strumento di lotta e denuncia

Siamo alle porte delle elezioni regionali in un clima pesantissimo.

Le accuse lanciate dal Premier, in queste ultime settimane a seguito dei gravissimi errori compiuti nel presentare le liste sono inaccettabili per una democrazia parlamentare, fondata sulla separazione e il rispetto tra poteri. Ne ricordiamo, purtroppo solo alcune: "Siamo in mano a una banda di talebani ”(in riferimento ai magistrati N.d.R.); “Certi Pm peggio di Tartaglia”; “Si è trattato di una decisione arbitraria e arrogante di alcuni magistrati". "E' stato un sopruso violento e inaccettabile che in parte siamo riusciti a respingere a Milano e a Roma purtroppo non ancora”; “Hanno cercato di escluderci dal voto in due regioni importanti, le più importanti, come la Lombardia e il Lazio, correndo da soli come facevano i loro maestri di scuola sovietica”.

Le ultime inchieste riguardanti la Protezione civile, Fastweb e Telecom, ci offrono uno spaccato devastante dell’attuale stato della nostra nazione.

Sempre più spesso, poi, non appena si parla di tangenti o false fatturazioni, favoritismi negli appalti a questo o quel faccendiere, compare la ‘ndrangheta, piuttosto che la camorra.

Le preoccupanti rivelazioni (Milanomafia.com) dopo l’arresto dell'ex assessore ai lavori pubblici e attuale Consigliere comunale Pdl di Trezzano sul Naviglio Michele Iannuzzi e dell'ex sindaco PCI e poi PDS di Trezzano sul Naviglio nonché marito di Liana Scundi attuale primo cittadino, non ricandidata a seguito dell’arresto e delle indagini, aprono scenari molto preoccupanti. Iorio e Madaffari, i referenti immobiliari della cosca Barbaro-Papalia di Buccinasco hanno avuto contatti, lavori, appalti oltre che a Buccinasco anche all’interno di Palazzo Marino.

Le manifestazioni di piazza (bellissime quelle del 13 marzo in Cairoli e a Roma), la denuncia e l’impegno nella politica e nella vita di tutti i giorni, con passione e rigore e il nostro voto alle elezioni del 28 e 29 marzo.