
Non vengono considerate a sufficienza, ed in questo periodo di crisi è grave, le famiglie in cui uno dei genitori o entrambi sono disoccupati. Non c’è alcuna indicazione che preveda per le numerose famiglie in attesa di permesso di soggiorno la possibilità di iscriversi al nido. Non è previsto alcun accordo tra Comuni limitrofi per l’integrazione tariffaria che preveda anche la compensazione delle rette. Non è data la possibilità di richiedere l’iscrizione presso il nido più vicino alla residenza dei nonni o alla sede del luogo di lavoro di uno dei genitori, senza penalizzazioni di punteggio. Lo scaglione di reddito tra i 12.550,00 e i 27.000,00 € di Isee risulta eccessivamente ampio. In tempi di crisi sarebbe bene differenziare il più possibile le tariffe. Le tariffe dei mesi di dicembre e gennaio così come quella del mese in cui cade la Pasqua non vengono ridotte.
Tutto come prima. Tranne per gli open day pubblicizzati con assoluto ritardo. Unica nota positiva è data dall’assenza di vincoli di tempo per gli inserimenti dei nuovi arrivati.
In ultimo ricordiamo che ad oggi non è dato sapere se la promessa dell’Assessore Moioli di offrire a tutti i bambini richiedenti un posto nel nido entro dicembre 2009, sia stata soddisfatta per tutti gli 11.626 che ne avevano fatta richiesta un anno fa.
A noi risulta che non abbiano trovato posto 1.235 bambini