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5 maggio 2010

No all'aumento dei bimbi per classe!

L'aspetto più inquietante emerso dalla commissione educazione del 4 maggio è quello comunicato dopo molte insistenze, fuori tempo massimo, da Mancini: si sta valutando l'ipotesi di ampliare alcune classi delle materne a 28 o 29 bambini.
D'altro canto, l'ipotesi rimane in linea con quanto dichiarato dall' assessore Moioli: razionalizzazione, ottimizzazione, diversificazione. Con l'obiettivo, esplicitato, di “raddoppiare” i posti e di diminuire i costi per le famiglie.
Questo è lo scopo dichiarato.
Quello non dichiarato, e riguarda i nidi e i micronidi in gestione, rimane quello di correggere l'errore di luglio.
Le cooperative non ce la fanno.
Vengono chiusi 12 micronidi in gestione e trasformati in nidi, altri due micronidi in gestione vengono trasformati in sezione primavera e poi verranno avviati progetti legge 285 per integrare le entrate non sufficienti.
Gli abbiamo ricordato che così non si può fare. Si rischia di pagare con progetti, che dovrebbero sostenere l'eccellenza, la normale gestione dei nidi e micronidi.
Ha avuto anche il coraggio di dire che la proroga alle cooperative che gestiscono nidi e micronidi non era stata ancora deliberata perchè non era stato approvato il bilancio. Falso. Essendo uguale la spesa rispetto all'anno passato non c'era bisogno di approvare il bilancio 2010. Si proseguiva. Come si è proseguito da gennaio con tutti gli altri servizi.
Notevole è stata anche la dichiarazione sulla continuità educativa.
Come principio cardine... La Pagano è stata chiara. Si farà il possibile. Laddove non è possibile mantenere un'educatrice, ci si farà carico della progettazione di un percorso di accompagnamento. E vorrei ben vedere.
Bisogna secondo me, alzare le barricate sul numero di bambini per classe. Non si puó colpire ancora la qualità degli interventi educativi perché non si ha voglia di investire risorse.
Riporto infine il testo dell'emendamento che, grazie all'ostruzionismo agito in aula, è stato votato, su assenso dell'assessore, all'unanimità dal Consiglio.
L'emendamento, a firma mia e di Quartieri, chiede, in sede di assestamento di bilancio, ridefinire le fasce per l’assegnazione delle quote contributive.
In particolare la fascia tra i 12.500€ e i 27.000€ di Isee, a cui corrisponde una quota contributiva di 232€, mensili più che doppia rispetto a quella dello scaglione precedente, andrà suddivisa in almeno due differenti fasce. Andrà rivista anche la fascia di reddito maggiore, che prevede un limite minimo eccessivamente basso e comprende redditi tra loro notevolmente diversi.
Si è ottenuto, inoltre, che in sede di assestamento di bilancio verranno destinate risorse che permettano, per l’anno educativo 2011-2012 di ridurre le quote contributive per le famiglie tra 12.500€ e 27.000€