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5 giugno 2010

I corsi per Asa e Oss sono oramai superati: ora puntiamo sui personal shopper o i cool hunter...

I corsi Asa (ausiliario socio assistenziale) e Oss (operatore socio sanitario) fanno parte di una filiera della cura che il comune di Milano ha intenzione di dismettere. Mancano oramai tre settimane alla dead line: se entro il 30 giugno non si procederà ad accreditare i corsi, al termine dei 9 corsi attualmente in essere, il Comune di Milano regalerà al mercato privato le molte donne, sempre più italiane (attualmente il 40%, erano due anni fa il 20%), che cercano di riqualificarsi per reimmettersi nel mondo del lavoro. Con la delibera 1273 del 30 aprile si era deciso di mantenere in economia i corsi afferenti all'area dei servizi alla cura, ma anche di attivare nuove forme di collaborazione con Enti e associazioni per la gestione delle attività. Nella delibera non si parla di accreditamento, se non per Amoretti, corso di formazione professionale per giovani svantaggiati. Ciò significherebbe chiudere corsi fondamentali che attualmente coinvolgono 135 persone iscritte a fronte di 600 richieste. Corsi che potrebbero ospitare fino a 25 studenti per classe, ma che ne ospitano solamente 15. Corsi che costano un quinto, un sesto di analoghi corsi privati. Un corso comunale Asa di 800 ore viene a costare 339€, un corso per Oss 516 €. Per contro un corso privato viene a costare 2000 - 3000 €. In compenso pare che il Comune di Milano voglia investire in nuove figure professionali: personal shopper, cool hunter. Non scherzo. È tutto scritto nella relazione programmatica. C'è la crisi, d'altronde. Lo si sa. Poveri enti di formazione. È scorretto fargli concorrenza. Le donne straniere in cerca di occupazione qualificata, le donne i cui mariti sono in cassa integrazione e in mobilità dovrebbero comprenderlo!