Ho un sogno: primarie vere!
Ho un sogno… A fine settembre le primarie di coalizione per individuare il candidato alla carica di Sindaco di Milano per le Amministrative 2011. Si presentano: Livia Pomodoro, Umberto Ambrosoli, Valerio Onida, Lucia Castellano. Ognuno si presenta con la sua storia personale. La sua professionalità, i suoi risultati. Nessuna campagna elettorale. Una dichiarata disponibilità di ciascuno a mettersi a disposizione della città, con la certezza che, se non scelto, ognuno di loro tornerebbe serenamente a fare il proprio mestiere, offrendo il proprio aiuto a chi, di lì a poco, avvierà la propria corsa per diventare primo cittadino a Milano.
Sarà difficile si realizzi... Un conto se avessimo candidati alle primarie provenienti dalla politica con un ruolo nelle Istituzioni. Un altro avere personalità della cultura, della magistratura, della cosiddetta Società Civile. Un conto, quindi, avere Emanuele Fiano, Pierfrancesco Majorino, Barbara Pollastrini e Marilena Adamo. Un altro Pomodoro, Ambrosoli, Onida, Castellano. Il rischio è proprio che, trovato un candidato espressione della Società civile (sempre preferito a Milano, e non si sa in base a quale criterio, al candidato politico) ci si dica: “È il migliore.” E non si discute, per un non precisato e chiaro senso del rispetto della persona e del ruolo che ha. Per un certo imbarazzo, non giustificato, a porlo a confronto con altri. E perché no?
Vagliati vada dai giudici
Abbiamo chiesto oggi in aula, ad Armando Vagliati, come mai il suo nome figuri in un' informativa della Direzione Distretto Antimafia di Reggio Calabria. É fondamentale che un Consigliere Comunale si senta in dovere di spiegare, motivare alla città tramite il luogo massimo di rappresentanza di essa, il Consiglio Comunale. Chiediamo al Consigliere Vagliati di recarsi al più presto dai giudici per rendere spontanee dichiarazioni che possano essere di aiuto al prosieguo delle indagini; il nome di Vagliati è stato associato a quello del signor Lampada, oggetto di un avviso di garanzia: così è stato scritto da "Il Fatto" e da "Repubblica" che, citando un'informativa del Ros dei Carabinieri depositata con l'operazione "Meta" della Dda di Reggio Calabria, definisce il signor Lampada come "il braccio politico-imprenditoriale della n'drina dei Condello". Chiediamo chiarezza, collaborazione con le forze di Polizia, pieno rispetto del nostro ruolo e dell'Istituzione in cui siamo eletti.
Chi spiega a De Corato cha la ‘ndrangheta, a Milano, prospera grazie allo spaccio?
In occasione della giornata mondiale della lotta alle droghe ci ha profondamente colpito una fondamentale comunicazione del nostro vice Sindaco: “Come ha rilevato il rapporto del'Onu, le rotte della cocaina e dell'eroina passano attraverso l'Africa, che è la testa di ponte anche per Milano. E i 'cavalli' che piazzano la roba sono per lo più clandestini”.
Incredibile! Come abbiamo fatto a non capirlo finora? Ed ecco pronta la seconda comunicazione: “Proprio in questi giorni - rileva De Corato - gli agenti del Nucleo Tutela Trasporto Pubblico della Polizia Locale, in abiti civili, nell'ambito di un controllo di un'area dismessa alla Darsena di proprietà delle Fs, precedentemente liberata da clandestini, hanno arrestato uno spacciatore egiziano, irregolare di 42 anni, sorpreso in via Valenza a cedere diverse dosi di hashish a 5 minori di 16 anni. Perfetto.
Siamo a posto.
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