Grazie al lavoro svolto in questi mesi dal Partito Democratico e dalle altre forze di centrosinistra il Bilancio 2011 del Comune di Milano ha compiuto alcuni passi avanti, correggendo alcuni errori d'impostazione ed eliminando una parte delle sue ambiguità.
Resta un brutto provvedimento, fatto male da una Giunta che non ha coraggio e che non ha deciso di cancellare sprechi e favori grandi e piccoli.
Per questo, al momento del voto finale, voteremo comunque contro.
Si tratta infatti di un Bilancio che "dipende" dalle "operazioni" relative alle società partecipate, non razionalizza le poltrone, non elimina le spese fuori controllo del Sindaco.
Tuttavia, oggi, ci sentiamo di sottolineare molto positivamente alcuni risultati che abbiamo ottenuto nella consapevolezza che il Comune non può essere lasciato in una situazione di precarietà nella sua gestione complessiva, scaricando le colpe della Giunta sull'erogazione dei servizi e sulle spalle delle lavoratrici e dei lavoratori.
Nel merito abbiamo imposto al centrodestra una "correzione" relativa alle misure contro la crisi per circa 10 milioni di euro immediatamente e 15 in prospettiva.
Un passo avanti che non "muta" radicalmente l'impostazione del provvedimento ma che si pone utilmente a disposizione della città.
Ricordiamo, tra le altre misure introdotte, quelle relative ai seguenti stanziamenti:
- 1.300.000 euro riguardanti le misure, da concordare con le organizzazioni sindacali e sociali, di sostegno a chi perde il lavoro, per favorirne il reinserimento
- 900.000 euro riguardanti sussidi x famiglie colpite dalla crisi economica e 250.000 relativi ad interventi riguardanti la fascia di grave emarginazione sociale
- 500.000 euro riguardanti misure a sostegno dei diversamente abili presenti nelle scuole elementari e medie
- ca. 1.000.000 di euro a favore del fondo sostegno affitti (a cui si aggiungono interventi mirati relativi ad evitare gli aumenti ventilati nel settore pubblico)
- oltre 1.000.000 di euro relativi a teatri e attività del settore spettacolo, nell'ambito di risorse per la cultura e l'innovazione, nella fase dei tagli al FUS operati dal Governo Berlusconi.
Inoltre i primi 15 milioni di euro relativi a future entrate (da operazioni connesse al fondo immobiliare etc.) verranno destinati, previa la consultazione delle parti sociali, con le quali il consiglio auspica la costituzione di un "tavolo per lo sviluppo", a ulteriori misure anticrisi.
Nell'ambito del confronto in consiglio sono stati inoltre approvati emendamenti o ordini del giorno riguardanti il potenziamento delle politiche per la mobilità pubblica e il contestuale impegno a non aumentare il prezzo del biglietto nell'ambito urbano, nonchè l'impegno al mantenimento da parte del Comune del 51% di SEA.
Infine le opposizioni hanno ottenuto la programmazione di un incontro, entro pochissimi giorni, con i vertici della Società riguardante EXPO, per entrare nel merito dei "conti" e lo svolgimento di un consiglio straordinario su EXPO, da svolgersi, a partire da una comunicazione del Sindaco, nella prima seduta utile successiva alla chiusura del Bilanco al fine di far emergere la verità e le scelte urgenti su di un evento messo incredibilmente in discussione dall'incapacità e e dai giochi di potere del centrodestra.
Ovviamente la presenza del Sindaco in consiglio comunale in una città governata nella normalità sarebbe un atto normale. Ma con Letizia Moratti non siamo in una situazione di normalità ma nell'ambito di un sistematico disprezzo delle istituzioni.