-->

30 marzo 2011

Risposta a D'Avanzo

Il Sindaco di Cesano Boscone si scaglia contro di me, giustamente, difendendosi, meno contro la Federazione della sinistra o il Centrodestra che gli ha chiesto, pubblicamente e ufficialmente, di dimettersi.
Io ho chiesto che lui venga audito dal Comitato dei garanti del Pd, anzi: che la smettesse di fare articoli e chiedesse lui stesso di essere sentito.
Gli ho chiesto anche che ritirasse le deleghe all'assessore Francica. D'Avanzo mi chiede perché l'ho fatto.
Ci tengo a farvi sapere che è da ottobre che chiedo agli organismi dirigenti del partito provinciale che venisse chiesto/imposto a D'Avanzo di ritirare le deleghe all'assessore al Bilancio. Precisamente nei giorni successivi alla condanna a sei anni per associazione mafiosa di Andrea Madaffari vice presidente di Kreiamo, società di cui Francica era presidente del collegio sindacale. La Kreiamo viene indicata nella sentenza come società che si presta a riciclare risorse dei Barbaro Papalia.
Ho deciso a febbraio di consegnare in mano al coordinatore di zona alcuni atti della Dia che ritengo gravi, che coinvolgevano il Sindaco di Cesano.
Ho atteso che il partito a livello locale prendesse le proprie decisioni.
I documenti sono stati impropriamente diffusi e il centrodestra ne ha approfittato per redigere una mozione di sfiducia al Sindaco. La Federazione della Sinistra, recentemente, ne ha protocollata una seconda. Il Pd non si esprimeva pubblicamente, né a difesa di D'Avanzo con chiarezza, né a sostegno delle due mozioni.
A questo punto, essendo uno dei promotori del coordinamento provinciale degli amministratori del Pd contro le mafie, ho deciso di scrivere quell'articolo che se avrete tempo vi invito a leggere.
Visibilità: tanta. Rischi (politici): anche.
Non potevo più tollerare che pubblicamente nessuno del Pd dicesse nulla.
Mi sono esposto, con tutti i pro e i contro che tale scelta comporta.
Infine mi vorrei soffermare sull'ammissione implicita di non essersi informato sul testo della Relazione Pomarici che era stato diffuso alla commissione Affari Istituzionali della Provincia e che aveva creato un notevole trambusto mediatico e politico, coinvolgendo direttamente l'ex Sindaca di Cesano Boscone. D'Avanzo dice che cito l'evento in maniera strumentale. Poi scrive in riferimento alla conoscenza o meno di Andrea Madaffari: “Una mia leggerezza non averlo saputo? Forse”.
È sicuramente una leggerezza non conoscere i cognomi delle famiglie con radici mafiose residenti nel proprio comune.
Non aver chiesto di conoscere il testo della relazione Pomarici, nella quale le accuse a Iorio sono scritte nero su bianco D'Avanzo come la considera? Anch'essa una leggerezza?
Io la considero, per lo meno, un grave atto di superficialità.
Inaccettabile per un Amministratore.