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18 novembre 2011

Alcune domande al nuovo Cda di Milano Ristorazione

Sono rimasto colpito dalle affermazioni fatte dai nuovi dirigenti di Milano Ristorazione in merito al Centro Cucina di via Sammartini nell'articolo di oggi di Repubblica.
Giustamente la giornalista ricorda la cifra enorme spesa dal Comune di Milano per costruirlo.
Si è arrivati a spendere 20milioni e 850 mila euro, ma forse la cifra è per difetto (si era partiti da 12milioni di euro), per un centro cucina da 20.000 pasti, fermo, per ora, a 10.000.
L’impianto di pompaggio costato 660.000 €, ancora in garanzia e non ancora pagato, non è ancora entrato infunzione. Problemi tecnici a cui si cerca di far fronte da prima di gennaio, non permettono di utilizzarlo. Ennesima pesante eredità della gestione Moratti, Sammartini ha causato la chiusura di 5 centri cucina dislocati nelle scuole.
Nell’articolo in riferimento ai quantitativi di carne ed altri alimenti che giungono quotidianamente, un dirigente di Miri dice: «Quantitativi tali da rendere comprensibile anche ai profani perché sia difficile reperire la materia prima dai produttori biologici o ancora peggio da quelli a “chilometro zero”: più o meno di tratta di circa 4mila chilogrammi di merce al giorno per servire 60 grammi di prodotto ai bambini.
Una domanda sorge spontanea: cosa vuol fare il nuovo Consiglio di Amministrazione di Milano Ristorazione? Portare a pieno regime Sammartini e chiudere altri centri cucina e quanti? Vuole, difatto, non usare per alcune scuole il biologico e il chilometro zero? Insistere per far partire il sistema di pompaggio (utile per le famose lasagne e i semilavorati) o entrare in causa con la ditta costruttrice?
Infine una certezza che mi lascia perplesso: “I piccoli centri cucina per forza di cose possono incorrere in “incidenti” di percorso per cui una scuola può ricevere la pasta scotta o insipida mentre la scuola di fianco può avere la stessa ricetta, ma fatta con tutti i crismi”.
Spero che il computer non si inceppi e spero, nel caso, abbiano già previsto soluzioni di ripiego.