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1 dicembre 2011

Vagliati chiarisca

Abbiamo chiesto ad Armando Vagliati di spiegare al Consiglio Comunale e alla città, come mai il suo nome compare nell'Ordinanza di custodia cautelare che ha portato all'arresto di Giulio Lampada. Come mai il 28 giugno 2010 intervenendo in aula disse “Come ho già dichiarato a Repubblica il signor Lampada io lo conosco, come conosce migliaia di persone, facendo politica. È una persona che ho conosciuto, ho frequentato come frequento altre migliaia di persone, non ho fatto affari. Ripeto: non ho fatto affari, non mi sono adoperato per luiper fare niente e la persona non mi ha chiesto niente. Punto, questo è quello che io posso dichiarare..." Risulta dall' ordinanza che Lampada e Vagliati si sentono per telefono per "la roba di Marchetti". Il Gip dott. Gennari lega questa telefonata all'affare avviato con uno dei venditori di un'area in zona Ripamonti, di proprietà oltre che del Marchetti anche dell'ex Capo di Gabinetto di Letizia Moratti, Alberto Bonetti Baroggi. In sede di adozione del Pgt denunciammo il fatto che Vagliati presentò un emendamento al Pgt, che trasformava l'area di Bonetti Baroggi in Ambito di Riqualificazione Urbana, valorizzandola. Ora emerge dall'ordinanza di custodia cautelare che di quell'area si discusse tra Lampada e Vagliati. Vagliati fece affari con Giulio Lampada o no? Vagliati si adoperò per lui per far qualcosa oppure no? Conferma ciò che disse in aula consiliare il 28 giugno 2010? Vagliati chiarisca.

Ecco di seguito i comunicati stampa sopravvenuti dopo il mio intervento in aula.

'NDRANGHETA:CONSIGLIERE MILANO, LAMPADA?NON SAPEVO CHI FOSSE (ANSA) - MILANO, 01 DIC - ''Ho avuto frequentazioni con Lampada, ma non sapevo chi fosse'', tanto che ''da quando e' uscito il primo articolo che lo riguardava ho interrotto ogni rapporto'': si e' difeso cosi', intervenendo nella'aula del Consiglio comunale, il consigliere comunale di Milano Armando Vagliati (Pdl), non indagato ma citato nelle carte dell'inchiesta anti 'ndrangheta della magistratura milanese, a proposito delle sue frequentazioni con il boss Giulio Giuseppe Lampada. Nel suo discorso, in risposta alla richiesta di spiegazioni rivoltagli dal consigliere Pd David Gentili, Vagliati ha anche parlato dell'emendamento presentato al vecchio Pgt che, nelle ipotesi dell'accusa, sarebbe stato preparato per favorire il boss. ''Un emendamento e' la cosa piu' trasparente che un consigliere possa fare'', ha detto, e ''lo ripresenterei ancora''. Quindi Vagliati ha aggiunto: ''Basta con la caccia alle streghe. Se avessi fatto qualcosa di male oggi non sarei qui'' e ''giustifichero' tutto cio' che mi verra' chiesto ma non ho nulla da temere''. (ANSA).

'NDRANGHETA:CONSIGLIERE MILANO, LAMPADA?NON SAPEVO CHI FOSSE (2) (ANSA) - MILANO, 1 DIC - La richiesta di spiegazioni a Vagliati da parte del Pd David Gentili, presidente 'in pectore' della Commissione consiliare Antimafia ancora in cantiere, ha scatenato le ire del Pdl che, con il suo capogruppo Carlo Masseroli, si e' mobilitato in difesa del collega di partito per poi attaccare invece l'esponente Pd. ''L'intervento di Gentili di oggi preclude da parte nostra ogni ipotesi di presidenza della Commissione'', ha detto Masseroli. Il capogruppo Pdl ha poi allargato la discussione, che ha avuto momenti concitati, anche al Comitato di Saggi nominati dal sindaco, su cui ha chiesto spiegazioni sui criteri di scelta delle personalita' che lo compongono, segnando di fatto l'ennesima rottura tra Pdl e maggioranza di centrosinistra sullo strumento consiliare antimafia.(ANSA).