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8 febbraio 2012

Parcheggio di via Cilea. Audizione in Commissione traffico

Tutto inizia il 14 di agosto quando un gran numero di alberi (tra gli 80 e i 100) di via Cilea veniva segnato con la spray rosso. Alla presenza del Comitato e del Sunia, in commissione ambiente, trova ascolto la protesta di molti cittadini di via Cilea che contestano la realizzazione dei box sotto casa.
Il progetto, dice l’avvocato del Sunia, è stato presentato dall’amministrazione di questo condominio misto (inquilini Aler e proprietari) come una ristrutturazione, ma, secondo il Sunia e il Comitato, è, di fatto, una nuova costruzione con il cambiamento del numero di parcheggi preesistenti. Essendo una innovazione doveva avere i due terzi della maggioranza che non è stata raggiunta durante la votazione in assemblea condominiale del giugno 2011.
I parcheggi sono già utilizzati da altri condomini e non si capisce la necessità effettiva dell’aumento del loro numero.
Lavori che potrebbero gravare per 3.000 – 4.000 € su ciascun condomino (proprietario), indipendentemente dal reddito.
Ippolito, Direttore generale di Aler Milano, ha sostenuto che la vicenda ha contorni “strani”. Due votazioni susseguitesi nel corso della stessa seduta. La prima bocciata, voluta  dall’Amministratore, approvata con 644 millesimi.  
Un’ordinanza comunale ha ora bloccato i lavori per verificare i progetti e gli impatti sulla fognatrura. Le verifiche non si sono ancora concluse, o, comunque, non è stato pubblicato il loro resoconto.
Aler aveva chiesto la convocazione di una nuova assemblea straordinaria il 24 di ottobre. “Ho ottenuto un risultato soddisfacente" ha detto Ippolito "l’assemblea all’unanimità ha deciso di bloccare il cantiere e avviare una negoziazione rispetto ai lavori da eseguire”.
Ora Aler mette a disposizione del Comune di Milano i suoi millesimi , il 37% del totale, e dichiara che voterà seguendo le nostre scelte.
L'Aler dovrà spendere 400 mila euro e ciò appare assolutamente sproporzionato rispetto ai tanti lavori di ristrutturazione in molti quartieri popolari per i quali mancano risorse. L'impresa chiederà il risarcimento dei danni. Questo è fuor di dubbio. Il Sunia è disponibile ad arrivare ad un progetto alternativo e bisogna valutare l'effettiva legittimità della delibera come contestata che, secondo  l'avvocato Ippolito è superata dalla votazione del 24 ottobre 2011. Ora si aspetta la fine delle  verifiche del Comune sul reale stato delle fogne, per poi capire se la maggioranza dei condomini è d'accordo, non  tanto a questo progetto, ma ad una semplice riqualificazione degli spazi esisitenti.