La maggior diffusione dei controlli incrociati permette le più ampie verifiche sui requisiti delle imprese.
Vi è però da ricordare che il casellario informatico non è collegato né con la Camera di Commercio e né con la Banca dati della Prefettura e che le stesse imprese e gli operatori privati non possono accedere al casellario delle informazioni. Per il momento sono visibili le certificazioni relative alla Soa, certificazione obbligatoria per la partecipazione a gare d’appalto per l’esecuzione di appalti pubblici di lavori, documento necessario e sufficiente a comprovare, in sede di gara, la capacità dell’impresa di eseguire, direttamente o in subappalto, opere pubbliche di lavori con importo a base d’asta superiore a € 150.000,00
Per le certificazioni generali il Garante per la tutela della privacy ha oscurato il casellario. Già alcuni anni fa. Ora a seguito del DL del 6 dicembre 2011 numero 201 convertito in legge 214 e del successivo provvedimento del garante sono state modificate le definizioni di dato personale. Sono da considerarsi dati personali solo quelle che riguardano le persone fisiche e non le persone giuridiche. Ora bisogna chiedere all'autorità di vigilanza dei lavori pubblici di non oscurare più il casellario in quanto vengono meno i vincoli dettati dalla tutela della privacy. Il controllo potrebbe essere effettuato trasversalmente anche dalle stesse aziende, che potrebbero scegliere anche i partner per i lavori privati tra le ditte che non hanno mai ricevuto segnalazioni negative dalle stazioni appaltanti.