Vedremo anche di verificare l’applicazione di un altro
protocollo che prevede impegni importanti anche per i bandi per beni e servizi, firmato dall’allora Ad Stanca, con Comune
di Milano, e organizzazioni sindacali.
I sindacati e Assimpredil offriranno anche il loro contributo
diretto in una successiva seduta di Commissione, il 20 aprile, sempre alle ore
16, durante la quale, oltre ad approfondire nuovamente il testo del Protocollo,
si parlerà di nuove proposte operative per aumentare la forza
degli antidoti nella lotta alle mafie, anche nei cantieri privati.
Prosegue il percorso che porterà all’apertura dello sportello
di ascolto e sostegno alla vittime di racket e usura assieme all’Osservatorio
sociale mafie, presentato in commissione lo scorso 13 marzo da Ilaria Ramoni e Onorio Rosati. Si è messa in moto la macchina per il reperimento di un luogo adatto,
centrale e poco esposto, per la sede dell’importante iniziativa della quale
abbiamo parlato anche con Prefetto e Questore. Bisogna invece giungere ad una
decisione in merito alla richiesta della Confcommercio, di partecipare, assieme
a Provincia di Milano e alla Camera di Commercio, alla distribuzione di 130
mila questionari alle imprese di Milano e Provincia per conoscere il fenomeno
di pizzo e usura nei nostri territori. La distribuzione, la raccolta e lo
studio dei questionari verranno a costare circa 90 mila € e al Comune è
richiesto un contributo di circa 20 mila €.
Penso sia utilissimo, oltre allo sportello e dando per
scontato che sia usura e pizzo già siano diffusi a Milano (le recenti sentenze
del processo Redux-Caposaldo e l’inchiesta Valle del giugno 2010 ne sono la
prova), raccogliere più dati possibili in riferimento al fenomeno, per
conoscerlo meglio e in profondità, garantendo l’assoluto anonimato a tutti gli
imprenditori.
Il 27 di aprile si è deciso invece di convocare Metropolitana
Milanese, anch’essa impegnata in Expo, sia nella realizzazione delle cosiddette
vie d’acqua, sia nella realizzazione di alcune importanti opere connesse. Sarà
importante verificare l’applicazione dei protocolli già sottoscritti e quali
controlli nei cantieri sono stati fatti e quanti si intendono fare.
Dovremo poi iniziare a parlare di trasparenza, codici etici, lotta alla corruzione ed educazione alla legalità. E qui sia Transparency che
Avviso Pubblico, che le diverse associazioni presenti sul territorio saranno di
grandissimo aiuto.