Non solo per i lavori di rimozione delle interferenze e per costruire la piastra sul sito di Expo. Il flusso di centinaia di milioni di euro per l’evento internazionale riguarderà anche beni, forniture e servizi. Giuseppe Sala, Ad di Expo 2015 spa, ce lo ha ricordato durante l’audizione in commissione per parlare del Protocollo di legalità, adottato per i cantieri per costruire il sito per la manifestazione internazionale che si aprirà il primo maggio 2015. È previsto che i paesi che giungeranno a Milano investiranno un miliardo di euro (personale, pulizie, servizi, ecc), risorse che avranno immediata ricaduta sul territorio.
La sola Germania investirà 48 milioni per il suo stand. Ci si aspettano 140 paesi. Per il momento abbiamo superato l’ottantina. Manca il Brasile, l'Inghilterra, il Canada e l'Australia. Saranno una sessantina i paesi che gestiranno autonomamente i propri spazi.
Novanta milioni verranno
investiti per la comunicazione e promozione dell'evento.
I finanziamenti per la kermesse giungeranno
anche dai privati attraverso una gara che selezioni aziende disposte a
diventare partner della manifestazione fornendo servizi. Sono quattro quelle
già recuperate. Telecom per la banda larga, Accenture, Sisco, Enel per la rete energetica
definita da Sala smart green. Si cercherà un partner per la sicurezza e la vigilanza.
logistica, auto, strumenti multimediali e informativi.
Antonio Lareno, della Cgil, durante
la seduta del 20 aprile ha ricordato che anche i servizi devono essere sotto la
lente dei controlli e non solo le opere. Ha ricordato ad esempio, come in una
intercettazione telefonica, riportata nell’inchiesta Infinito, proprio sulla
sicurezza si attestavano gli interessi dei due personaggi intercettati.
Eccola qui l’intercettazione.
Siamo nell’auto di Emanuele De Castro, che con Antonino Lamarmore e Vincenzo
Rispoli (tutti e tre arrestati per associazione mafiosa), parla della spartizione
dei cantieri per i lavori dell’EXPO'.
LAMARMORE con quello la del
lavoro... cosa gli dobbiamo proporre?
RISPOLI se ci da i sub-appalti
dell'edilizia... e la sicurezza...
LAMARMORE qual'è sta sicurezza?
Sicurezza come?
RISPOLI vi voglio dire... quando
fanno un parco commerciale di questo ci sono da fare... questo, quello,
quell'altro, quell'altro... i buttafuori te li metti tu?
LAMARMORE noi... va be... noi
siccome ci sono queste cose qua... non dobbiamo dire prima...... noi abbiamo
questa ditta che funziona così, facci
lavorare due o tre guardiani la
dentro, no? Questo è il discorso...oh non serve a nulla appalti……
RISPOLI eh la guardia...
l'appalto!
LAMARMORE l'appalto!
RISPOLI e la sicurezza eh...
poco, poco ci vorranno minimo, minimo 500 uomini... o no? ... di sicurezza a
sto EXPO, giusto? ...questo è….
DE CASTRO sono pure pochi...
RISPOLI sono pure pochi: Se tu su
un appalto di questo ci guadagni 5 euro l'uno al giorno... vedi che cifre che
si fanno... hai capito?
LAMARMORE noi le abbiamo queste
carte qui se fosse...
I lavori per le interferenze
iniziati a novembre, continueranno per due anni. I lavori per la piastra inizieranno
ad agosto e la gara sarà indetta il 16 di maggio. Gara con offerta economica più
vantaggiosa. Poi le gare per i pochi padiglioni, il teatro, l’Expo center, la riqualificazione
della Cascina Triulza, Palazzo Italia e le aree tematiche. Parallelamente verranno
aperte le gare per le vie d'acqua.
Si continua a parlare di
movimento terra, ma i rischi relativi alle presenze di aziende legate alle
mafie per beneficiare dei fondi pubblici, sono presenti in tutti i contratti
che verranno attivati. Il protocollo di legalità vale unicamente per i lavori
nel sito. Non copre tutti i servizi. Le white list, relative proprio al
movimento terra, alla guardiania, allo smaltimento rifiuti, non sono ancora
decollate. Poche le aziende che ne fanno parte tre o quattro, nessun obbligo
per la stazione appaltante ad utilizzarle per i subappalti e i subcontratti.
Sala, giustamente, ci tiene a
ricordare che a breve partirà la piattaforma informatica. Operativa a luglio.
Lista di persone e mezzi, che lavoreranno nei diversi cantieri e alla quale
potranno accedere INAIL, Prefettura, Asl, Gicex, il gruppo di interforze che
svolge le indagini unicamente sulle attività legate ad Expo. Verrà attivato il
badge obbligatorio, che porterà nome, cognome, foto e azienda e il dispositivo
elettronico Gps per verificare i percorsi dei camion.
Renato Zambelli della Cisl ha ricordato
che la criticità non è il protocollo, “Lo abbiamo affrontato con largo anticipo”.
Ma i controlli nei cantieri e la lotta al lavoro nero. Ha poi proposto che le imprese
edili bloccate per mafia dovrebbero essere immediatamente date in mano ad un
amministratore per dare continuità al lavoro.
Dal Carro, degli edili della
Cisl, ha sottolineato la recente diffusione di contratti assolutamente
illegittimi chiamati distacchi comunitari (lavoratori romeni) o
extracomunitari. Le imprese che alla fine del 2008 l'hanno utilizzato oggi sono
diventate il triplo.
Vizza della Uil ha chiesto di
sollecitare la Prefettura per la prima convocazione del tavolo con le
Organizzazioni sindacali, previsto dall'articolo 11 del Protocollo e ha
sottolineato che, per il momento, la Cmc di Ravenna, vincitrice della gara al
massimo ribasso per la rimozione delle interferenze, non avrebbe, ad oggi, dichiarato
gli affidamenti in subappalto che avrebbe fatto.
Luca Botta vice Presidente di
Assimpredil ha richiamato l’importanza dell’opera della Cassa Edile nella
battaglia contro le anomalie contrattuali. “L’utilizzo del distacco di
manodopera comunitario ed extracomunitario è strumento da stroncare all'origine”.
Ed ha richiesto di imporre, nella prossima gara per la costruzione della
piastra, che ogni ditta che svolge lavori di edilizia sia costretta ad
applicare il contratto degli edili. La questione, già segnalata dal Presidente
di Assimpredil, De Albertis, la settimana scorsa, è estremamente importante. “Non
applicare il contratto degli edili rappresenta una forma di concorrenza sleale
e di scarsa tutela dei lavoratori”, ci disse.
Nel mio intervento ho fatto
sintesi delle questioni emerse e ho chiesto ad Expo se è possibile nelle
prossime gare, obbligare all’utilizzo del contratto degli edili e della white
list. A Luca Botta ho comunicato di aver già coinvolto l'assessore Castellano per
rendere visibile alle ditte il casellario informatico. La tutela della privacy
è oramai applicata solo alle persone fisiche e il casellario delle imprese
(riporta tutti i dati negativi individuati dalle diverse stazioni appaltanti
italiane), oscurato qualche anno fa, potrebbe essere nuovamente accessibile
alle aziende per selezionare le imprese con cui stipulano contratti. Un controllo
più diffuso di quello attuale.
Il consigliere Ghezzi ci ha
tenuto a ricordare che la Dia ha solo 6 uomini per controllare i cantieri e ha
rinnovato la richiesta di convocare il Prefetto in Commissione. Il consigliere Comotti
ha invece detto che bisogna rinforzare l’unità della Polizia Locale che opera
nei cantieri e i consiglieri Calise e Pantaleo hanno chiesto ad Expo una
relazione periodica dello stato dell’arte dei lavori nel sito.
Ha chiuso la seduta l’avvocatessa
Pizzighini che ci ha tenuto a dire che attualmente nei cantieri Expo non c'è
alcun tipo di irregolarità ed ha invitao sindacati e Assimpredil ad affrontare
al più presto i temi emersi.