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24 luglio 2012

A Milano bisogna parlare sempre più di racket e usura.


INTERVENTO AI SENSI DELL’ART. 21
SEDUTA DEL CONSIGLIO COMUNALE 
DEL 23 LUGLIO 2012


omissis
Il Presidente Rizzo dà la parola al consigliere Gentili.
Il consigliere Gentili così interviene:
“Sì, grazie, Presidente. Innanzitutto volevo chiedere se è possibile inviare il testo del mio intervento all’assessore al Commercio e all’assessore alla Sicurezza, in quanto li volevo coinvolgere direttamente rispetto ad un progetto che all’interno della Commissione Antimafia abbiamo con loro in qualche maniera condiviso.
Recentemente ci sono stati a Milano due fatti incendiari, evidentemente dolosi, che hanno dei risvolti estremamente inquietanti. L’ultimo in ordine di tempo due giorni fa al ristorante in Galleria Ciro Fontana e il primo nella notte tra il 17 e il 18 luglio in via Celoria ai danni di un autonegozio. Questi due incendi, in particolare il secondo, pongono degli importanti interrogativi.
Mi soffermo sul secondo, quello del 17/18 luglio. Il proprietario dell’autonegozio è un testimone di giustizia, una persona che è stata estorta dal clan Flachi, clan attualmente sotto processo all’interno del quale il Comune di Milano si è costituito parte civile. Sottolineo che c’è stata già una sentenza in rito abbreviato che ha condannato uno degli imputati. Il proprietario dell’autonegozio incendiato ha collaborato alle indagini e ha testimoniato durante il processo: è anche l’unico testimone che è rimasto a lavorare a  Milano, l’altra persona che ha testimoniato circa le estorsioni subite è dovuto, o ha voluto, trasferirsi in Francia. Altre 11 persone che hanno subito le estorsioni o comunque che le indagini indicavano, sulla base delle stesse dichiarazioni o di intercettazioni, quali vittime di estorsione, in sede giudiziaria, in tribunale, non hanno testimoniato, anzi hanno ritrattato in alcuni casi le dichiarazioni fatte nel corso delle indagini.
La mia prima richiesta è quindi di conoscere quali misure di tutela  e di protezione siano state messe in atto in questi mesi nei confronti  del prezioso testimone del processo in corso. Chiederei quindi all’assessore Granelli di chiedere al Prefetto quali iniziative aveva messo in essere per tutelare questa persona che si era esposto in maniera così importante.
La seconda questione riguarda più in generale i fenomeni di racket ed usura presenti all’interno del nostro territorio milanese. Noi abbiamo affrontato l’argomento in tre momenti durante i lavori della Commissione Antimafia. Abbiamo audito Maria Grazia Trotti della Confesercenti responsabile dello “Sportello sostegno vittime di racket e usura” di Vigevano, abbiamo sentito l’Unione del Commercio, abbiamo sentito l’Osservatorio Sociale Mafie, in particolare Ilaria Ramoni di Libera e Onorio Rosati della Camera del Lavoro.
Abbiamo immaginato un percorso su questo argomento basato su due fronti: da una parte appoggiando il questionario che la Camera di Commercio, l’Unione, la Provincia ed anche il Comune di Milano dovrebbe distribuire in 130.000 aziende per capire il fenomeno, dall’altra sostenendo l’ipotesi che il Comune sia a fianco dell’Osservatorio Sociale Mafie per l’apertura di uno sportello di accompagnamento alla denuncia o comunque di sostegno alle vittime di racket e usura.
I due percorsi devono essere paralleli. Anzi io penso che i fatti recenti evidenzino che ambedue i processi debbano essere velocizzati e portati a conclusione. Inoltre l’apertura dello sportello deve, a mio avviso, precedere la somministrazione del questionario, in modo che si possa comunicare agli esercenti del territorio del Comune di Milano che non solo anonimamente possono denunciare ciò che gli è accaduto, ma che possono, anche qui garantendo la riservatezza e l’anonimato, far riferimento allo sportello, essere accolti, per poter essere guidati a capire quali siano i propri diritti e come possano essere tutelati.
Quindi la mia richiesta è che su questi temi, considerati i recenti fatti, si faccia mente locale: si chieda al Prefetto conto di come è stata protetta la persona in via Celoria e come Giunta, nel mese di settembre, si portino avanti questi due percorsi che sono estremamente significativi e importanti per dare una risposta alla città in un momento particolarmente preoccupante che sta vivendo”.
omissis