INTERVENTO DIBATTITO SCUOLA SAN GIUSTO
SEDUTA DEL CONSIGLIO COMUNALE DEL 22 APRILE 2013
Il consigliere Gentili così interviene:
“Sono veramente desolato per il clima e per il tenore degli interventi soprattutto quello del consigliere Forte che si è espresso poco nei contenuti e molto negli insulti, richiamando un tema di discussione e di confronto, con chi? Con chi ci insulta in continuazione e chi sta strumentalizzando questa vicenda? Perché io rivendico con tutti i miei colleghi consiglieri comunali la battaglia contro la riforma Gelmini che ha di fatto danneggiato gravemente la scuola pubblica italiana tagliando ore e personale in maniera definitiva.
Non è una cosa banale, perché voi state difendendo strumentalmente una scuola dimenticandovi di ciò che avete fatto negli anni passati pur di garantire dei fondi alle scuole private.
E' proprio questa la verità. Mi dispiace.
Perché questa è la vostra politica, questa è la vostra politica di questi ultimi anni fortunatamente passati di governo: depotenziare la scuola pubblica per aumentare gradualmente i fondi alla scuola privata e immaginare una società in cui ciascuno si costruisce la scuola secondo i propri principi, i propri criteri, la propria religione.
Questa mozione non funziona perché non funziona nel dispositivo e nelle premesse, dice delle cose non vere.
Dice delle cose non vere; questa decisione che la Giunta compie, anzi questa decisione che verrà compiuta dopo un ulteriore dibattito, confronto, la continuazione del tavolo a cui l'assessore ha fatto riferimento, questa decisione che ci portate oggi a fare, stringendoci sull'argomento è una decisione così come ripeto annosa e non semplice per nessuno di noi.
E' un atto di responsabilità che ci richiama a degli elementi di bilancio gravosissimi che tutti voi conoscete, degli elementi di bilancio che sono il vero nodo su cui noi tutti dovremmo riflettere.
Si dicono delle cose false quando si dice nella mozione che il reale risparmio sarà di 110.000 euro. Sappiamo che non è così.
Sappiamo che convertendo la professionalità e l'esperienza delle educatrici che in questo momento sono utilizzate in una scuola primaria che il Comune non ha l'obbligo di fare, nelle scuole dell'infanzia in cui il Comune ha una funzione eccezionalmente importante e di grande rilievo per la città, noi andremmo a convertire delle risorse fino a 1.200.000 euro.
Continui a spenderli per un servizio essenziale: di scuole primarie ce ne sono, statali ottime, e la san Giusto resterà una scuola statale ottima; noi dobbiamo garantire a tutti i bambini un nido e a tutti i bambini una scuola di infanzia, non siamo chiamati a garantire la scuola primaria, perché la scuola primaria c'è. Noi siamo chiamati a garantire l'esperienza e la competenza dei docenti e degli educatori là dove si è espressa in questi anni la san Giusto. E l'iniziativa dell'assessore va proprio in questo senso: garantire la competenza e valorizzarla in altri ambiti. E garantire, e con questo chiudo, perché questo è un tema centrale, che i bambini iscritti anche il prossimo anno possano proseguire il percorso importante che la scuola san Giusto garantisce e ha saputo garantire in questi anni.
Ora dobbiamo occuparci di altro anche, di altri servizi essenziali per questa città.
Forse non vi siete accorti di cosa sta succedendo in Italia e in questa città.
Noi siamo chiamati a un atto di responsabilità grave di cui ci prendiamo tutto il peso e l'onere e non accettiamo strumentalizzazioni che danneggiano l'immagine di questa amministrazione che responsabilmente sta decidendo un bilancio importantissimo come quello di questo anno”.
omissis