Su iniziativa di ANCI, mercoledì 9 ottobre in Sala Alessi a Palazzo Marino, si sono riuniti oltre 80 sindaci e numerosi cittadini per discutere sul tema della dipendenza dal gioco d’azzardo patologico, sui danni che questa provoca in particolare a quella parte di popolazione particolarmente colpita dalla crisi economica e sul rischio, quanto mai concreto, che queste attività possano costituire per le mafie l'occasione di riciclaggio di denaro sporco e siano così motivo di arricchimento criminale.
Nonostante l’impegno profuso da parte sia di Associazioni, che di non pochi Consiglieri regionali, Parlamentari e Ministri, sulla materia in termini legislativi si registra un serio ritardo ed è forte il bisogno di dare una svolta.
Svolta che può e deve tradursi nella proposta di legge di iniziativa popolare - presentata nel corso del convegno stesso - che, attraverso l’art. 11, intende restituire decoro ai quartieri e alle vie delle nostre città (con la previsione di orari di esercizio e la localizzazione delle attività determinando distanze minime da luoghi socialmente sensibili) e vuole tutelare la salute dei nostri concittadini, stabilendo attività di gioco che non pregiudichino categorie della popolazione meritevoli di speciale attenzione. Proposta che, nell'art. 14, contiene norme per neutralizzare gli interessi delle mafie su una partita economica così importante; che prevede la disponibilità continua all’interno delle sale da gioco di materiale informativo, a cura delle ASL, sui rischi potenziali. Inoltre vuole introdurre una serie di ulteriori norme di carattere fiscale e contabile da imporre ai gestori delle case da gioco.
Sottoscrivendo questa proposta di legge, ai cittadini viene data la possibilità di tornare ad essere protagonisti di una battaglia di civiltà.