La partecipazione è una cosa seria e ha bisogno delle sue regole. Regole di partecipazione che garantiscano agli iscritti di contarsi e di contare, che diano la possibilità ai circoli di dibattere, non a vuoto, condividere, sottoscrivere. Temi e argomenti dovranno sempre più essere affrontati attraverso analisi, tesi, azione politica. Bisognerà abituarsi a scegliere. Partendo anche dalle richieste dal basso.
Sarà alla Direzione provinciale che verranno sottoposte le proposte sottoscritte da un numero congruo di iscritti o circoli, documenti che contengano prese di posizione di politica locale o nazionale oppure scelte da affrontare nel breve periodo su temi di grande attualità. Sarà l’Assemblea provinciale che approverà i documenti e le linee di indirizzo proposte dalla segreteria su sollecitazione dei forum tematici.
Sarà alla Direzione provinciale che verranno sottoposte le proposte sottoscritte da un numero congruo di iscritti o circoli, documenti che contengano prese di posizione di politica locale o nazionale oppure scelte da affrontare nel breve periodo su temi di grande attualità. Sarà l’Assemblea provinciale che approverà i documenti e le linee di indirizzo proposte dalla segreteria su sollecitazione dei forum tematici.
Bisognerà quindi che l'assemblea sia convocata molto più spesso e la Direzione maturi e decida.
Si procederà lavorando sulle diverse aree tematiche anche per campagne, che possano coinvolgere i circoli e i cittadini. Focalizzando in un periodo circoscritto azioni incisive, con obiettivi definiti.
L'apertura è un mandato, è un atto di generosità fondamentale in questa delicatissima fase di disaffezione alla politica, di delega in bianco al leader.
Ci sono due modi per entrare in contatto con il Pd, nella
prospettiva di contribuire alle scelte del partito: i circoli e le aree
tematiche. Le due modalità non si escludono e si possono brillantemente
integrare.
Appare evidente che il circolo, pur essendo possibile
aprirne uno a tema, sia prioritariamente caratterizzato da un territorio che lo
circonda. E nessun circolo può prescindere da un’analisi seria dei bisogni e
delle risorse della porzione di città in cui è inserito. I circoli, laddove
legati al territorio come vocazione, devono riuscire ad essere riferimento per i
cittadini. Luogo all’interno del quale portare istanze. Luogo aperto,
utilizzabile, che li aiuti ad interpretare il contesto in cui vivono e ad
indirizzare al meglio le loro energie legate al rinnovamento al miglioramento
della qualità della vita.
Un’altra risorsa utile è quella dei circoli tematici che
coinvolgono persone che offrono la propria competenza su temi specifici,
elaborando ipotesi di lavoro e documenti.
L’apertura del Partito non si può chiaramente limitare ai
soli circoli. Sempre più il Partito deve essere interlocutore con le parti
sociali, le associazioni di categoria, il terzo settore, le reti anche
informali presenti in città e durante la fase di formazione delle scelte si
deve riuscire a coinvolgere quanto di meglio e rappresentativo l’area
metropolitana di Milano offre.
Solamente una segreteria forte e competente, e quindi
autorevole, può fare sintesi efficace. Solamente un’Assemblea provinciale, viva
e matura può dare al Partito le prospettive politiche di medio termine. Solamente una Direzione provinciale
agile e capace di decidere, può
individuare percorsi e iniziative politiche di proposta e impatto.