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22 ottobre 2013

Se il Pd cambia, cambia l'Italia

Da Milano deve partire un segnale forte. Dobbiamo prenderci la responsabilità di condurre questo paese. La lotta alle mafie, alla corruzione e all'evasione fiscale è tema centrale. Battaglia storica, tesa a recuperare le risorse che ci occorrono per i servizi alla persona, il lavoro, la formazione. 
Dal Pd di Milano voglio che parta questa campagna. Il cambiamento che chiediamo deve partire da noi. 
Poniamo nuovamente al centro l'etica nella Pubblica Amministrazione in piena sintonia con l'articolo 54 della Costituzione. Il nostro Codice Etico è di grandissimo valore, ma non ci possiamo accontentare e ritenere che sia l'unico o il migliore. 
Dobbiamo condurre su questi temi. Dal Pd milanese deve partire un ulteriore segnale. 
E' per questo che propongo: 
  • l'individuazione di forme di selezione di gruppi dirigenti ponendo maggiormente l’accento sulla meritocrazia e ponendo molta attenzione alle pari opportunità per i candidati nelle liste del PD e all’investimento sui giovani under 30 
  • la ripresa dei contenuti e dell’esperienza della Carta di Pisa, redatta da Avviso Pubblico, prevedendo che i nostri amministratori e dirigenti si dimettano in caso di rinvio a giudizio anche per i reati di concussione, corruzione
  • l'inserimento di norme che regolino con chiarezza il conflitto di interesse, il “pantouflage”, altrimenti detto “revolving doors” (passaggio diretto da cariche amministrative a cariche dirigenziali in ditte che hanno avuto rapporti con l’Amministrazione) prevedendo anche norme che introducano la completa trasparenza per i fondi che il singolo riceve in campagna elettorale o durante il suo mandato
  • l'incandidabilità di indagati per i reati gravi elencati nel Codice Etico. Ma anche in assenza di avvisi di garanzia e di ordinanze di custodia cautelare o di rinvio a giudizio, che si renda necessario che il candidato (ma anche l’eletto o l’amministratore) si impegni ad acquisire gli atti di indagine sulla sua persona mettendoli a disposizione del Comitato dei Garanti, il quale potrà giungere a ravvisare la non candidabilità della persona, oppure a chiederne le sue dimissioni. In questo senso il Comitato dei Garanti assume un significato e un’importanza di grande rilievo e deve essere messo nelle condizioni di poter lavorare in indipendenza, efficienza, avendo mezzi e spazi idonei a disposizione 
  • la sottoscrizione in sede di candidatura, di assunzione di impegno personale finalizzata a un’azione politica trasparente, di lotta alla corruzione e alla criminalità organizzata, l’obbligo a denunciare qualsiasi atto di intimidazione, minaccia e tentativo di corruzione rivolto durante il corso dell'intero mandato al fine di tutelare, prima che se stessi, il partito che li ha eletti o l'istituzione per la quale svolgono un incarico di governo
  • la sottoscrizione nella dichiarazione di accettazione della candidatura di rispettare l’obbligo di offrire sempre e comunque la propria totale disponibilità ai giudici depositari dell’indagine che lo dovesse coinvolgere, di contribuire alla stessa chiedendo di farsi interrogare come previsto dall’articolo 374 del Codice di Procedura Penale. 
Per ciò che concerne la campagna elettorale propongo di imporre scelte di comportamento che riducano spese e competizione interna poco sana e poco corretta, quali: 
  • l’obbligo di non avvalersi di cartelloni pubblicitari elettorali a pagamento, spot pubblicitari su televisioni private. Gli spazi pubblicitari istituzionali destinati al PD non possono ospitare le campagne elettorali personali
  • l’obbligo di astenersi dal ricevere finanziamenti e altre forme di sostegno da parte di concessionari o gestori di pubblici servizi, ovvero da privati che hanno rapporti di natura contrattuale con l’amministrazione (appaltatori, fornitori, etc.), o che hanno domandato od ottenuto provvedimenti da essa nei 5 anni precedenti, nell’ambito di procedimenti nei quali l’amministratore abbia svolto una funzione decisionale o istruttoria
  • nelle primarie di coalizione dovrà essere definito con le altre forze della coalizione un tetto massimo di spesa per il Partito e per il candidato. Analogamente dovrà essere previsto un tetto massimo per i candidati nella lista del PD che concorrono per consigliere provinciale, regionale etc, e meccanismi che garantiscano a tutti i candidati pari opportunità
  • l’obbligo di avvalersi di un sito in cui settimanalmente rendicontare tutte le spese per ogni singola iniziativa fatta e in calendario, dichiarando anche quando sono totalmente gratuite o svolte grazie a finanziamenti privati indicando, in questi casi, da chi giunge il finanziamento e con quale somma. 
È importante la verifica del lavoro svolto dai nostri eletti e l’informazione continua agli iscritti, utilizzando compiutamente le nuove tecnologie; la trasparenza sui costi dei funzionari, personale tecnico ed eventuali consulenti del partito e dei gruppi consiliari provinciali e regionali e loro selezione meritocratica con il vincolo (per il personale dei gruppi consiliari provinciale e regionale) dei due mandati e l’incompatibilità di queste funzioni con ruoli di direzione politica, incarichi elettivi, amministrativi (assessore, membro di un consiglio di amministrazione di società con partecipazione pubblica); l’assunzione di provvedimenti disciplinari nei confronti di quegli eletti, a tutti i livelli, che non sono in regola con il pagamento delle quote, così come previsto dallo Statuto.