L'esperienza del Centro Sportivo Iseo è un faro illuminante sui rischi e sulla necessità che di questi rischi si parli senza pudori.
Trasparenza, democraticità nella gestione, rigore nella selezione di dirigenti, istruttori, allenatori, sono i migliori antidoti.
Questo abbiamo proposto.
Il Codice verrà presentato il 9 aprile alle 10.30 in sala Appiani alle società sportive concessionarie e alle società sportive presenti a Milano. Sarà avviato un periodo di consultazione che durerà quasi un anno. A metà marzo è convocata un'assemblea durante la quale si prevede una prima condivisione di valori e strumenti e una prima interlocuzione sull'esistente e sulla fattibilità delle proposte.
Sarà obbligo delle società sportive concessionarie portare il Codice etico in assemblea soci discuterlo e votarlo.
La società può adottarlo. La scelta verrà pubblicizzata sul sito del Comune di Milano.
La società potrà bocciarlo e dovrà motivare tale scelta.
Nel caso la scelta di non accogliere la proposta dell'Amministrazione fosse dettata dall'aver già adottato altro testo, allora il documento sarà vagliato dalla Commissione tecnica che lo valuterà potendolo giudicare insufficiente, motivando in maniera circostanziata, inviando alla società le motivazioni e invitandola a prenderne atto e a valutare se correggere il proprio testo o decidere di adottare quello proposto dall'Amministrazione. Nel caso il testo della società sia considerato sufficiente si può prevedere che alcuni elementi o, per assurdo, l'intero testo, sia adottato dal Comune.
La società può prevedere anche di adottare il testo proposto dall'Amministrazione apportando modifiche che verranno anch'esse valutate dal Comitato nella identica maniera sopra descritta.
Dopo un anno di applicazione l'Amministrazione potrà decidere di considerare obbligatorio il testo e dar corso alle premialità previste compresa quella di poter accedere in esclusiva ai contributi, oppure avere contributi pubblici aggiuntivi.