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26 settembre 2014

Milano all'avanguardia nella lotta alla corruzione.

26 settembre 2014 - Parte il Whistleblowing. Primo Comune in Italia, Milano si dota di una procedura per denunciare e prevenire corruzione, concussione, peculato, turbativa d'asta, reati contro la Pubblica Amministrazione.
Era il 17 giugno 2013 quando il Consiglio comunale di Milano ha approvato (con 27 voti a favore, 8 astenuti, zero contrari) la mozione che chiedeva alla Giunta di inserire nel Piano Anticorruzione, previsto dalla legge 190/2012 la procedura denominata Whistleblowing, destinata alla ricezione di segnalazioni provenienti dai dipendenti dell'ente, nel corso della propria attività lavorativa.
È Transparency International Italia che, durante le audizioni in Commissione Antimafia, ha suggerito l'adozione del Whistleblowing.
Oggi l'Amministrazione comunale dopo averlo inserito nel Piano Anticorruzione, ha presentato la piattaforma informatica su cui il Whistleblowing si poggerà e ha comunicato la costituzione dell'Organismo di Garanzia che accoglierà le segnalazioni e, quando queste saranno circostanziate, e di interesse pubblico, avvierà le indagini interne per valutarne la portata e stabilire quali azioni intraprendere laddove sostenute dall'evidenza di testimonianze o fatti.
I componenti dell'organismo dureranno in carica tre anni, godono di stima e riconoscibilità pubblica ed hanno anche un ruolo di grande prestigio: Roberto Montà, Sindaco di Grugliasco, presidente di Avviso pubblico, Virginio Carnevali presidente di Transparency Italia e Mariangela Zaccaria, vice segretario Generale del Comune di Milano. il presidente dell'organismo sarà scelto tra i rappresentanti esterni all'Amministrazione e, nel giro di un mese, dopo essersi dotato di regolamento e procedure, metterà online l'accesso alle segnalazioni.
L'anonimato del segnalante sarà tutelato per evitare che sia oggetto di mobbing, demansionamento, trasferimento e l'accesso alla piattaforma sarà irrintracciabile.
Con grande coraggio, spirito innovativo a tutela degli interessi pubblici, Milano si fa apripista. Dovranno seguire le aziende partecipate e, ci auspichiamo, altri comuni italiani.