Nel bilancio 2014 ATM ha rendicontato circa 22 milioni e 740 mila euro derivanti dalla sosta a pagamento: dato che segnala una lieve crescita rispetto a quanto aveva rendicontato nel 2013, pari a circa l'1 per cento, ma che registra tuttavia un incasso nettamente inferiore alle potenzialità e alle stime previste.
Nell'aprile 2014 l'Agenzia per la mobilità e l'ambiente aveva infatti stimato, sulla base dell'aumento del numero di posteggi a pagamento, che si sarebbe potuti arrivare a un incasso annuo per i parcheggi intorno ai 45-50 milioni di euro.
Le entrate dei parcheggi in ATM sono state sempre un po' particolari.
Nel 2007, a fronte di 7.700 posti auto a pagamento ATM aveva incassato 23 milioni di euro, esattamente come nel 2014, ma con la differenza che nel 2014 i posteggi a pagamento sono arrivati ad essere 57.000.
In passato si era registrata una progressiva crescita negli incassi fino al 2010, quando ATM era arrivata a rendicontare 25 milioni di euro.
Nel 2011, nonostante l'installazione di 500 parcometri, gli incassi invece diminuiscono di circa 2 milioni di euro, e un'ulteriore calo si registra nel 2012 con l'introduzione di AreaC, cui segue nuovamente una leggera crescita che arriva a stabilizzarsi intorno agli attuali 23 milioni di euro.
Penso che sugli incassi derivati dalla sosta a pagamento, si debba chiedere ad ATM di fare molto di più.
L'introduzione dei parcometri e il loro progressivo incremento, contestuale all'aumento dei posti a pagamento istituiti, ha infatti indotto ATM a diminuire in modo significativo il numero degli ausiliari della sosta, che sono passati dall'essere 235 nel 2003, quando i posti a pagamento erano un ottavo rispetto ad ora, agli attuali 140.
A fronte quindi di un sistema che avrebbe dovuto favorire l'utente a provvedere in modo autonomo e semplice alla regolarizzazione del pagamento, dobbiamo purtroppo registrare che la diminuzione degli ausiliari della sosta, che rappresentavano un sistema di presidio e controllo, ha dimostrato che il cittadino milanese, ancora non è educato a questo: se non esiste la sanzione, se non esiste una forma di presidio regolare dei posteggi, il cittadino tenta di evitare di pagare.
Noi non vorremmo aumentare le entrate con le sanzioni, vorremmo invece aumentare le entrate con la regolarità nel pagamento delle strisce blu in tutta la città di Milano.
Per questo dobbiamo chiedere ad ATM di fare molto di più.
Dobbiamo in qualche modo anticipare ATM, che nel suo bilancio se da una parte ha già previsto per il 2016 un ulteriore incremento di parcometri, dall'altra ha già dichiarato che andranno valutate nuove necessità occupazionali.
Dobbiamo chiedere ad ATM che già da ora, e senza neanche aspettare il 2016, reinserisca gli ausiliari della sosta che mantengano un presidio dei parcheggi utile al Comune a recuperare quei 20 milioni che AMAT dichiara mancano all'appello dal mancato incasso della regolare sosta, e che nel contempo ridiano lavoro a quelle persone che, una volta perso a causa dell'introduzione dei parcometri, non sono più riuscite a trovare una nuova ricollocazione occupazionale.