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10 novembre 2015

Ho comunicato al partito la mia disponibilità a candidarmi a Presidente del Municipio che nascerà dalla Zona 6

Ho comunicato al partito la mia disponibilità a candidarmi a Presidente del Municipio che nascerà dalla Zona 6. Ne ho parlato anche con alcune persone che fanno parte della coalizione che ha amministrato la città in questi 5 anni. Ne parlo ora con tutti voi cercando di raggiungere anche chi, in quel territorio (Navigli, Barona, Giambellino, Lorenteggio) ci abita e/o ci lavora.
L'idea è maturata dopo averne parlato con diverse persone e dopo la decisione di Gabriele Rabaiotti di non ricandidarsi come Presidente. Una scelta che rappresenta una grande perdita di competenza, passione politica ed esperienza amministrativa.
Dopo otto anni di esperienza in Consiglio Comunale e, prima, sette anni in Consiglio di Zona 6, ho bisogno di ritornare a vivere la politica nei quartieri e sono convinto che le future municipalità potranno essere protagoniste del miglioramento della qualità della vita nella nostra città. Non si partirà da zero, ma dallo splendido lavoro di Gabriele e dei consiglieri che hanno avuto l’onere di amministrare la Zona 6 in questi anni e che spero proseguiranno in questa esperienza. Un lavoro che si è concretizzato in centinaia di iniziative culturali. Nell’attenzione alle esigenze che le scuole, le associazioni e i singoli cittadini ponevano loro. Nel rappresentare un’Istituzione interlocutrice dell’amministrazione centrale, autonoma e autorevole, fonte di proposte innovative.
Da qui bisogna ripartire. Sapendo che i territori sono al centro di un processo di trasformazione molto importante e delicato. Che alcuni territori hanno bisogno di essere nuovamente considerati protagonisti di cambiamenti radicali. Che il nuovo municipio potrà dare un contributo importante per una Milano più rispettosa dell’ambiente e della salute dei propri cittadini. Una Milano delle opportunità per tutti e in particolare per le persone con meno risorse economiche, una Milano che dia spazio e ascolto a chi vuole, assieme ad altri, raggiungere obiettivi importanti per il bene pubblico, una Milano che sappia promuovere e valorizzare iniziative solidali e accoglienti, una Milano che non abbia case senza persone e persone senza casa, una Milano che sia da traino nel contrasto all’economia criminale in Italia, per la sana e corretta concorrenza tra imprese.