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15 gennaio 2016

Sulle primarie del centrosinistra, discorrendo di Majo

E allora... queste primarie? Io sto con Majo! Ah... e perché? Perché lo stimo e gli voglio bene. Lo conosco da anni e so come lavora e quanto. Conosco la sua passione per la politica, la sua capacità di valorizzare le persone che collaborano con lui, la sua instancabile capacità di conoscere, approfondire. Majorino però non mi pare abbia mai lavorato? Ma cosa dici... Come no! Lui lavora ogni giorno, la sera e spesso anche ogni fine settimana, da anni, per il bene pubblico, per la collettività, per Milano. Non per interessi privati. Questa è la politica. La politica vera. Non è un manager però! E' un politico di professione... Ti assicuro che è la persona, tra i tre candidati, che dalla politica ha guadagnato meno. ... E poi ha gestito l’assessorato ai Servizi Sociali che è l’assessorato più ricco. Centosettanta milioni di euro in spesa corrente. Con centinaia di dipendenti, sotto la sua guida politica. Ha immaginato una nuova organizzazione, faticosa, ma più attenta ai bisogni delle persone, l’ha pensata e l’ha condivisa e infine attuata. Questo non è un manager? Si, lo è... un manager dedicato al bene collettivo! Alle persone che fanno più fatica. A quelli in particolare. Per offrire loro un'opportunità, che questa città deve essere in grado di offrire. La sinistra ha questo compito. Se non lo fa la sinistra... chi lo fa? Lui poi, ... è di sinistra. Si lo è... Mi ricordo, poi, quando era capogruppo del PD in Consiglio Comunale. Ogni santo giorno, tante sere a settimana. Ogni week end, in pista, disponibile. Incontri nei circoli e durante le campagne elettorali: sempre a 1.500 euro al mese, per 11 mensilità, senza contributi, senza tredicesima, senza ferie pagate.
Ed è diventato assessore non perché laureato o perché è stato manager di qualche azienda privata. E' diventato assessore perché ha ricevuto moltissimi voti di preferenza, facendosi conoscere e apprezzare nella città, nei circoli, nei quartieri della nostra città. E' diventato assessore perché è milanese e ha fatto politica a Milano in tempi durissimi. Anni durante i quali il Centrodestra poteva candidare l’autista di Berlusconi che sicuramente avrebbe vinto.
Ed è giunto assieme a tutti noi alla grande rivincita del 2011. L’ha costruita assieme a tantissimi altri cittadini. Con dedizione, girando la città, i circoli del Partito.
E la Balzani? E' brava. Ma io preferisco Majorino. I candidati sono tre. Peccato Francesca si sia candidata così... Senza preavviso. Senza capire bene perché lei si e Majorino no. Ci sono rimasto... Ora le primarie hanno tre candidati e bisogna scegliere.
Ricordati che non è donna... Majorino ha solo un figlio? Sì Ed è pure separato? Si. Ma cosa importa? Stiamo eleggendo un Sindaco non stiamo immaginando una coppia di fatto, anche se sta combattendo come una tigre perché venga approvata la legge al riguardo, così com’è stata presentata in Parlamento. O meglio: è totalmente favorevole ai matrimoni tra coppie gay. Anche se in Italia non è ancora all’ordine del giorno…. E’ un peccato non sia donna. Ci ho spesso pensato. Scherzo... Non è neanche gay, Pierfrancesco. .... Almeno così sembra.... Ma di nuovo: non è importante. Sul tema dei diritti, non solo degli omosessuali, ma anche e soprattutto delle donne, delle donne maltrattate, ha costruito la sua sigla politica. E’ il suo argomento. Ha creato luoghi e ha generato partnership importanti nella nostra città.
Tu ti fidi di lui?
Si. E penso che sarà un ottimo Sindaco.