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1 aprile 2017

La richiesta di revoca di Carlo Alberto Belloni da Presidente del Collegio dei revisori del Policlinico, giunge ad una definitiva svolta

Carlo Alberto Belloni è stato multato dalla Consob. Il testo della deliberazione di numero 19818, pubblicata il 30 marzo 2017 sul sito dell'autorità, è lungo e articolato. Si parte da 5 report della funzione Audit, di Ferrovie Nord Milano, per giungere, "visto le condotte illecite omissive che hanno riguardato una rilevante carenza strutturale concernente il sistema di controllo interno della Società" in un "rilevante arco temporale" (due anni), alla sanzione amministrativa pecuniaria di 60 mila euro comminata all'ex Presidente del Collegio sindacale di FNM.
Era il 30 settembre 2016 quando resi pubblica la mia intenzione di chiedere la revoca di Carlo Alberto Belloni da Presidente del Collegio dei revisori della Fondazione IRCCS - Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico, proprio per quanto accaduto in FNM. Belloni chiese di essere audito in commissione antimafia e a quel punto decidemmo di ascoltare oltre allo stesso Belloni, in altre due sedute sempre a porte chiuse, Andrea Franzoso Corporate Social Responsibility Manager di FNM ai tempi dell'avvio dell'inchiesta e Laura Quaini membro, dell'allora del Cda di FNM e anche Presidente Comitato controllo e rischi.
Successivamente a una quarta seduta, richiesta dalla forze di opposizione, arrivammo, finalmente, all'invio al Sindaco, il 17 febbraio u.s., di una nuova richiesta di revoca, firmata questa volta, anche da altri sette consiglieri, tra cui Simonetta D'Amico.
Ora la delibera di Consob con cui è stata decisa l'applicazione di sanzioni amministrative per violazione dell’art. 149, comma 3, del d.lgs. n. 58 del 1998, rende tutto molto più semplice.
I firmatari della lettera a Sala sono convinti che siano venuti meno i presupposti relativi alla nomina, in particolar per quanto previsto all’art. 3, comma 1, del Regolamento sugli indirizzi e le procedure per la nomina, la designazione e la revoca dei rappresentanti del Comune presso enti, aziende, istituzioni e società partecipate del Comune di Milano, che prevede che i rappresentanti del Comune debbano essere persone qualificate “per le quali non sussistano elementi oggettivi che inducano a metterne in dubbio la correttezza e la onorabilità.

Nel corso delle sedute spesso ci è stato contestato che il procedimento per tentato favoreggiamento di Norberto Achille, ex Presidente FNM, nel quale Carlo Alberto Belloni era indagato, è stato archiviato. Nel decreto di archiviazione però, il Giudice per le indagini preliminari scrive che: in particolare alla luce delle dichiarazioni rilasciate dall'indagato Belloni nell'interrogatorio del 3 luglio 2015 e delle allegazioni difensive contenute nella memoria successivamente depositata, alle quali si rinvia, nonché dalla lettura delle intercettazioni telefoniche in atti, permangono dubbi in ordine alla sussistenza degli elementi oggettivi e soggettivi del delitto in parola, tenuto conto in particolare del fatto che la condotta serbata dall'indagato, principalmente nell'ambito della riunione del 9 febbraio 2015 - il fulcro del favoreggiamento ipotizzato - sembra rivolta a tutelare la propria posizione personale (con riguardo alla circostanza dell'utilizzo dell'utenza aziendale da parte di sua moglie, in relazione alla quale Belloni ha per altro rimborsato la società FNM, prima ancora dell'avvio del presente procedimento), piuttosto che aiutare Achille a eludere l'accertamento giudiziale, tanto più che al 9 febbraio 2015 l'indagine penale non era stata neppure avviata.
Per assurdo dal decreto di archiviazione nasce l'accusa più pesante.
Non entro nel merito di quanto emerso nelle sedute secretate che hanno ulteriormente rafforzato la mia scelta. Mi limito a riportare alcune frasi che compaiono in una registrazione agli atti del processo Achille e della causa di lavoro che Franzoso ha intentato contro FNM. Belloni in un colloquio con Franzoso, appare minaccioso nei confronti degli estensori del report di audit (lo stesso Franzoso e il collega Luigi Nocerino) e, per convincere gli interlocutori a fare qualche passo indietro, indica come esempio "positivo" un certo Orlandini abile a mediare a suo favore le relzioni da lui redatte e che (molto presumibilmente) potevano imbarazzare il Presidente. "Con franchezza te (Franzoso N.d.R.) e Nocerino siete messi molto male… Io vi avevo spiegato, sia a te che a Nocerino, di non insistere sulla strada su cui stavate insistendo… Io pensavo da voi, o da te o dall’altro di tirare fuori il responsabile dell’Internal Audit .. .. non l’avete voluto capire… Sono uscite cose che negli audit non andavano scritte.. Io te lo dico con molta franchezza dal 26 maggio in poi quell’ufficio lì (internal audit n.d.r.) viene smantellato… Gibelli (nominativo che già circolava per prossima sostituzione del Presidente Achille n.d.r.) secondo te cosa fa? si tiene questo audit? si tiene questo OdV? si tiene questa gente qua? Secondo te? Gibelli la cambia. Il minimo che deve fare. Se a te ti mandano a Como ? e Nocerino lo mandano ad Iseo? cosa facciamo? Eh? Ci hai pensato a questo? Ci avete pensato, te e Nocerino, a questa roba qua? Che forse bastava venire su e dire le cose man mano che venivano avanti, e seguire quello che vi dicevo io, e stare più prudenti … e non farvi prendere dalla foga di capire, di avere… Quando io dicevo che non bisognava scrivere determinate cose … non dicevo che non bisognava trovarle, bisognava trovarle, fare come faceva Orlandini (ex responsabile Internale Audit FNM ndr), a cui le davate le cose … Orlandini veniva dal presidente e le mediava… a suo vantaggio, a suo vantaggio… che Orlandini fosse un figlio di puttana lo sapevate.." E poi ancora: "Voi pensate davvero che Gibelli venga qua e non faccia un repulisti? Bastava dirmele le cose… Persone che hanno capito con chi devono stare vengono dal Presidente del Collegio Sindacale.. Addirittura quello stupido di Passamani viene qua e mi dice cosa succede… Il comadante di Auschwitz, che di certo non era uno stinco di santo (…) l’unica cosa che non ha mai fatto è indagare sui revisori dei conti che gli mandava Berlino. Mai . Mai fatto. Aveva il Comitato di controllo interno, aveva l’odv interno del campo, fatto da SS, quando una SS si svegliava, in questo caso l’SS QUAINI (allora Presidente del comitato di controllo e rischi ndr) si svegliava e diceva: bisogna indagare su comandante, su su .. sul presidente dei revisori dei conti che arriva da Berlino gli diceva “guarda tu non sei ariano perfetto, comincia ad accomodarti dentro al forno crematorio”