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18 aprile 2017

Sea in commissione buone prassi e proposte innovative sul tema trasparenza e lotta al riciclaggio

Martedì 18 aprile si è tenuta la 21esima seduta di Commissione Antimafia alla presenza del Presidente di Sea Pietro Modiano e il Chief Corporate Officer di Sea Luciano Carbone.
All'ordine del giorno le strategie di prevenzione alla corruzione e di contrasto agli interessi mafiosi adottate dalla Spa che gestisce il sistema aeroportuale milanese.

Durante la Commissione abbiamo avuto modo di affrontare la gestione dell'appalto di pulizia Terminal 1 e 2 oggetto di una transazione con la Romeo, azienda al centro dello scandalo Consip. Il Presidente ci ha tenuto a sottolineare che il rinnovo contrattuale era previsto al momento dell'aggiudicazione. Dapprima c'è stata contestazione fatta a Sea da Romeo a causa dell'aumento di passeggeri del tutto imprevisto e per le ore straordinarie non riconosciute. Successivamente sono state avanzate alcune contro-contestazioni da parte di Sea che hanno prodotto due ricorsi, superati da una transazione con proroga, essendo oramai a ridosso del termine di durata del contratto
Nel proseguo della commissione Sea ha comunicato di affidare tramite Codice dei contratti pubblici l'86% delle gare. Il 14% sono invece aggiudicazioni dirette che il Consiglio di Stato con sentenza del 2015 autorizza avendo come oggetto servizi fuori concessione. Il valore complessivo degli appalti di lavori, servizi e forniture, raggiunge i 250 milioni di euro.
Sea ha un Piano anticorruzione e un responsabile del Piano anticorruzione, ma non ha l’obbligo di pubblicarlo, né l'obbligo di possedere sul sito una sezione denominata Amministrazione Trasparente nel quale vengono pubblicati i bandi, le aggiudicazioni, i consulenti, le retribuzioni. Questo, perché il 17 aprile 2014 ha emesso un prestito obbligazionario a quotazione presso uno dei mercati regolamentati e questo elemento la esautora dagli obblighi della legge anticorruzione del 2012, la numero 190 del 2012 e dalle disposizioni dettate in tema di trasparenza, il d.lgs. 33/2013.
Ho appreso dalla lettura del codice di condotta che Sea possiede, che le segnalazioni di eventi o comportamenti a rischio possono essere inviate al responsabile del Comitato etico anche dagli stakeholder e quindi fornitori e clienti di Sea oltre che dai collaboratori. Questa scelta dimostra grande apertura e capacità di autotutela e non ho mancato di comunicarlo ai miei ospiti. Tra l'altro il responsabile anticorruzione è membro anche del Comitato etico, ottima scelta e sono una dozzina le segnalazioni finora giunte anche da parte degli stessi dipendenti di Sea.

Nel testo viene regolato il massimo consentito per i doni e benefici in 100 euro, ma non viene definito nel dettaglio, seppur citato e sanzionato, quando non dichiarato, il conflitto di interesse.
Durante la seduta ci è stata manifestata la forte attenzione nella selezione delle cooperative di servizi a seguito di una mia sollecitazione sull'argomento unita alla richiesta di avvalersi del Protocollo di Legalità firmato da Aci e Ministero dell'Interno nel
In chiusura ho avanzato diverse proposte e richieste:
- venga pubblicata la sezione dedicata all’Amministrazione trasparente, nonostante la normativa non lo prevede, tenendo conto anche che è in consultazione l'Aggiornamento delle Linee guida per l’attuazione della normativa in materia di prevenzione della corruzione e trasparenza da parte delle società e degli enti di diritto privato controllati e partecipati dalle pubbliche amministrazioni e degli enti pubblici economici, da parte di Anac che sembra escludere dagli obblighi solamente le quotate in borsa;
- l'azienda si dia disponibile (ho avuto subito l'adesione del Presidente alla proposta) ad approfondire, attraverso incontri con l'Amministrazione comunale, la possibilità di applicare la 231/2007, normativa antiriciclaggio;
- venga inviato ai consiglieri e venga pubblicato sul sito il regolamento degli affidamenti sotto soglia;
- vengano valorizzate negli appalti, anche in quelli per affidamento diretto le aziende iscritte nelle White List della prefettura.