
Tra il 31 marzo 2014 ed il 24 novembre 2017 sono state formalizzate dall'Amministrazione Comunale 16 segnalazioni di operazioni sospette all’Unità di Informazione Finanziaria per l’Italia, riferite a 196 operazioni sospette di maggiore rilevanza e/o significatività che hanno comportato l’analisi di 2.832 operazioni economiche riguardanti, direttamente e/o indirettamente, 664 società, di cui 147 segnalate per rischio riciclaggio e 1.484 persone fisiche, delle quali 129 segnalate per rischio riciclaggio.
Diversissime le attività riconducibili alle persone ed alle società oggetto di segnalazione:
- associazioni sportive,- rivendita di generi di monopolio,
- aziende agricole, allevamento di bestiame,
- centri benessere e società di servizi alla persona,
- circoli ricreativi, cooperative di servizi,
- mercanti d’arte,
- compravendite immobiliari,
- consulenza amministrativa, consulenza commercialistica,
- costruzioni edilizie,
- gestione di autorimesse,
- intrattenimento musicale (discoteche – sale da ballo),
- società di marketing, organizzazione eventi (mostre, mercati, feste di via, fiere),
- servizi alle imprese,
- somministrazione di alimenti e bevande (ristoranti, pizzerie, bar),
- sviluppo informatico,
- società fiduciarie.
Delle 147 società segnalate, 9 sono risultate radicate in paesi esteri considerati paradisi fiscali, titolari delle quali sono risultati essere soggetti riconducibili anche ad alcune delle restanti 138 società italiane, 2 delle quali società di “trust”, a loro volta riconducibili ad un trust radicato all’estero.
Dei 129 soggetti riconducibili alle menzionate società, 100 sono cittadini italiani e 29 stranieri, 27 dei quali extracomunitari. I 29 cittadini stranieri segnalati sono originari di 10 distinte nazioni; 2 di questi sono originari di c.d. paesi black list, 5 sono originari di 2 paesi caratterizzati da un alto tasso di criminalità organizzata legata al traffico internazionale di stupefacenti, mentre altri 14 sono originari di 5 paesi considerati ad alto rischio in relazione al finanziamento del terrorismo di matrice islamica. Perché è bene ricordare: la legge 231 del 2007 non mira unicamente a contrastare il riciclaggio, ma anche il finanziamento al terrorismo.
La movimentazione complessiva di capitali riconducibile alle 2.832 operazioni di cui si è fatto cenno è stata calcolata in non meno di € 243.722.708,00, mentre le somme riconducibili alle 196 operazioni sospette specificamente segnalate ammonta ad € 57.272.000,00, movimentazioni di denaro che, pur essendo caratterizzate, prevalentemente, da un ciclo chiuso, anziché produrre un saldo positivo, mediamente e nella maggior parte dei casi, hanno comportato perdite pari a circa il 20% del valore iniziale. L'indicatore, per eccellenza, del riciclaggio.