Ottimo il lavoro svolto in questi anni dalla Polizia Locale: 1.071 interventi in altrettante attività nel 2017, provvedendo a contestare 466 verbali, 347 sospensioni dell’attività e 159 diffide, per un totale di n.506 notifiche. Cinquecentomila euro incassati in tre anni, su un milione di euro di verbali emessi. Le sanzioni nel corso dello scorso anno sono diminuite, solo una nel corso del 2018.
La Polizia Locale motiva la diminuzione di verbali per aver svolto controlli molto più approfonditi che hanno richiesto più tempo. Si è reso necessario verificare anche i dati sui collegamenti delle apparecchiature, contattando direttamente gli uffici del Monopolio di Stato, per far rispettare la normativa regionale che equipara un rinnovo di contratto ad una nuova AWP o VLT e quindi, nel caso i rinnovi avvenissero entro la distanza minima, l'illegittima degli atti e la sospensione dell'uso dell'apparecchio.
Inoltre, scrive la PL, si è rilevato che numerose attività, dopo i controlli effettuati nel 2016, si sono adeguate alla normativa in essere. E questo è oggettivamente un bene.
Ho presentato una mozione la settimana scorsa per rilanciare le attività di contrasto alla diffusione del gioco d'azzardo dopo che la conferenza unificata Stato Regioni, non si è più riconvocata e i decreti attuativi non sono stati redatti.
I punti che ho inserito nella mozione sono questi:
- emettere nuova ordinanza che. oltre a mantenere confermati i limiti orari delle precedenti ordinanze 63 e 65 del 2014, gli estenda anche alla raccolta delle scommesse;
- aprire un indirizzo mail dedicato alle segnalazioni da parte dei cittadini del mancato rispetto da parte degli esercizi pubblici e delle sale scommesse degli orari previsti dalle Ordinanza 63 e 65 del 2014;
- redigere un regolamento organico per la prevenzione e il contrasto delle patologie e delle problematiche legate al gioco d'azzardo lecito che preveda il divieto di fare pubblicità a qualsivoglia attività imprenditoriale legata al gioco d'azzardo e alle scommesse sui mezzi pubblici, preveda il divieto di esporre fuori dagli esercizi pubblici la pubblicità delle vincite verificatesi all'interno di essi e l'obbligo di esporre all'interno degli esercizi pubblici e delle sale scommesse l'invito ai clienti a effettuare un autotest teso ad individuare le possibilità di rischio che corrono nel divenire giocatore problematico o patologico, il divieto di installare apparecchi per il gioco d'azzardo in luoghi dati in concessione o in affitto dal Comune di Milano e imponga una distanza minima di 100 metri di AWP e VLT anche da bancomat e compro oro;
- proporre alla Questura di Milano un protocollo che preveda l'invio all'Amministrazione Comunale di Milano i dati dei concessionari, distributori, gestori del gioco d’azzardo, in modo da poter effettuare assieme agli organi preposti i controlli per ciò che compete ai comuni in relazione al contrasto all’evasione fiscale e al contrasto al riciclaggio.