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14 aprile 2019

Prosegue l'azione di indirizzo e di controllo della commissione antimafia sul dopo Expo


Nella seduta di commissione del 9 aprile 2019 abbiamo verificato l'applicazione dell' “Accordo per la regolarità, la sicurezza del lavoro e la legalità nelle lavorazioni concernenti la rifunzionalizzazione dell'ex sito espositivo di Expo Milano 2015”.
Giovanni Azzone, Presidente Arexpo e Marco Cribelli Direttore Generale hanno fatto il punto della situazione sui lavori e hanno approfondito lo stato dell’arte nell'applicazione del protocollo, dopo che il consiglio comunale approvò nell'aprile dell'anno scorso una mozione, da me presentata, che chiede che il Protocollo di Legalità sottoscritto a fine settembre 2017 da Arexpo con la Prefettura sia esteso al concessionario delle aree e, così com'è, adottato dai privati che acquisteranno porzioni di area così com’è accaduto con il Galeazzi. La mozione prevede anche il coinvolgimento di Rho, Baranzate e Pero, ed è finalizzata a riattivare l’accordo tra Polizie Locali, sottoscritto durante Expo, fondamentale per controllare, superando senza problemi i confini tra comuni, i mezzi in uscita e in entrata dai cantieri.
Su questo ultimo punto Azzone è stato chiaro: la valutazione è di competenza della Prefettura.

Per ciò che concerne l’adozione del protocollo da parte dei concessionari di Arexpo, nella procedura ristretta per l'affidamento dell'ideazione, dello sviluppo e della gestione di un progetto di rigenerazione urbana della dell'area ex Expo, è stato previsto che il concessionario (l'aggiudicatario, ovvero il raggruppamento rappresentato in qualità di impresa mandataria capogruppo dalla società Lendlease srl) debba predisporre e consegnare ad Arexpo, entro 30 giorni dalla sottoscrizione del Contratto di concessione, un “Regolamento degli acquisti di lavoro, servizi e forniture” e dovrà, tra l'altro, prevedere che i contratti con gli appaltatori debbano contenere clausole tali da garantire che le parti rispettino i principi dei Protocolli di legalità sottoscritti da Arexpo (Lendlease sta finalizzando il testo del Regolamento, in vista dell'imminente sottoscrizione del contratto di concessione). Su mia richiesta Landlease ha accettato di imporre le aziende White List, prestatori di servizi ed esecutori di lavori non soggetti a tentativo di infiltrazione mafiosa, operanti nei settori esposti maggiormente a rischio, la cui lista è pubblicata sul sito della Prefettura.
Pare impossibile invece l'adozione del Protocollo da parte degli acquirenti di porzioni delle aree di proprietà di Arexpo. Nel contratto preliminare di compravendita immobiliare con l'istituto Ortopedico Galeazzi Spa, sottoscritto in data 4 agosto 2017, è stato previsto l'impegno a mantenere attivo per tutta la durata delle attività di realizzazioni del IRCCS un tavolo di coordinamento tra le parti, che tra le attività prevede espressamente il coordinamento con il protocollo di legalità di Arexpo. La società GSD Real Estate srl, committente dei lavori per la realizzazione del nuovo ospedale Galeazzi ha introdotto d’intesa con l'appaltatore, la società edile Engineering & Construction srl una serie di misure di presidio e verifica di legalità dei subcontraenti, anche attraverso l'utilizzo di uno specifico sistema di rating e analisi del rischio denominato Urka (United Risk Analysis system for corporate crime prevention). Diverse le aziende già escluse dai contratti. Il Presidente però non ci ha detto né quali, né quante.
Proseguiremo nei controlli. E stimoleremo i responsabili ad analizzare i rischi che appalti finiscano in mano alle aziende mafiose e minimizzarli.
Il cantiere del Galeazzi è protetto, gli accessi controllati.