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15 giugno 2019

Sull'autosospensione di Lotti

Lotti si autosospende dal Pd.
A parte le accuse a Zanda, emerge un elemento importante: lo facevano tutti. Infatti scive: "Quanti miei colleghi, durante l’azione del nostro Governo e dopo, si sono occupati delle carriere dei magistrati? ... Non partecipo alla fiera dell'ipocrisia"
Lo facevano tutti, senza neanche aver possibilità di successo, perché alla fine scrive: "Davvero si vuol far credere che la nomina dei capiufficio dipenda da un parlamentare semplice e non da un complicato quanto discutibile gioco di correnti della magistratura?" Quindi l'incontro la sera in albergo era una farsa, un esercizio fasullo del proprio potere. Si. Mi sono interessato, sembra sostenere Lotti, della carriera di un magistrato, come hanno fatto tutti. Un magistrato che doveva diventare capo della Procura che mi indagava, ma ho partecipato senza poter contare nulla. Non vi preoccupate, decidono altri.
Rimango convinto che come parlamentare dovrebbe dire chiaramente (senza costringere a deduzioni) non quello che non ha fatto, ma quello che ha fatto. Sostiene infatti che "... non ho fatto pressioni, non ho influito nel mio processo, non ho realizzato dossier contro i magistrati, non ho il potere di nominare alcun magistrato. Chi dice il contrario mente".
Le domande che io gli farei per far emergere la verità e non la non bugia sono: Perché ha partecipato all'incontro^ Chi lo ha organizzato? Ce ne sono stati altri? Ha partecipato per conto di qualcuno? Aveva un mandato? Perché ha detto quelle parole? Perché non ne ha dette altre e non ha reagito sdegnato a quelle dette dagli altri invitati? Ha promesso qualcosa agli interlocutori? Chi altri del Pd si è interessato di nomine di magistrati? Per conto di chi e per ottenere cosa?
Sono convinto che un parlamentare abbia il dovere di rispondere!