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12 giugno 2019

Un colpo al cerchio e un colpo al cerchio. Come si depotenzia una decisione sacrosanta sul Gioco d'Azzardo

Attendendo che il Decreto dignità (depotenziato da Agcom leggi dopo*) entri in vigore e "vieti" (si fa per dire), la pubblicità del gioco d'azzardo, Tria ha firmato a sorpresa un decreto ministeriale in cui viene introdotto il cash out. La possibilità di puntare più volte sullo stesso evento, incassando in anticipo parte delle vincite e continuando a puntare. Decisione che mira ad aumentare gli incassi dei concessionari e facilitare l'emergere della dipendenza patologica tra gli scommettitori solleticati a frenetiche e adrenaliniche scelte durante l'evento.

*L’Agcom, il 18 aprile scorso, ha emanato delle Linee Guida attuative del divieto di pubblicità come disciplinato dal cosiddetto Decreto Dignità. Su Vita il Coordinatore Nazionale del Cartello Insieme contro l'Azzardo, Attilio Simeone, scrive:
Le linee guida, come deliberate, aprono a forme di pubblicità: sarà possibile pubblicizzare le vincite presso i punti vendita; sarà possibile pubblicizzare l’operatore concessionario dell’azzardo dietro la giustificazione di volersi distinguere da chi lo offre illegalmente; sarà possibile effettuare comunicazioni per finalità sociali contenenti tratti distintivi della pubblicità; sarà possibile pubblicizzare il nome dell’azienda (ciò che accade come sponsorizzazione delle società di calcio) in quanto tale forme è ritenuta pubblicità “neutra”; sarà possibile reclamizzare pubblicità sulle quote di scommesse con inevitabile incentivo indiretto alla scommessa.