La Newpol è fuori dal cantiere M4.
In data 1 ottobre 2019, mi scrive il Presidente di SPV Linea M4 S.p.A.,la Prefettura di Milano ci ha segnalato l’insussistenza dei presupposti di cui all’art. 32 comma 10 del DL 90/2014 convertito in legge n. 114/2014. Non è stato dunque ritenuto necessario procedere a un commissariamento dell’azienda in oggetto. Per questa ragione la Concessionaria, in data 2 ottobre 2019, per il tramite del Consorzio MM4 comunicava all’Assegnataria Metro Blu Scarl e all’assegnataria Hitachi STS la revoca del gradimento, intimava la risoluzione immediata dei contratti in essere con l’Operatore economico e notificava contestualmente le sanzioni pari al 5% degli importi contrattuali (rispettivamente di 20.000 euro e 25.000 euro).
E' finita la storia che ha incredibile. Ed è finita con il botto. Sapevamo che nel giugno 2017 (articolo de Il Mattino di Napoli) dell'esistenza di una indagine coordinata dalla DDa di Napoli, che ha portato all’iscrizione nel registro degli indagati di 80 persone per reati associativi, finalizzati al riciclaggio di denaro provento delle illecite attività del clan camorristico Amato Pagano. Tra gli indagati: Giusi Marrone e Crescenzo Marrone che hanno rivestito cariche proprio nella società Newpol srl. Nel luglio 2017 la Polizia Locale, accedendo a Legolas, segnala a carico di Newpol, l'esistenza dell'inchiesta. Allora la Prefettura non aveva ancora iscritto alla White List la Newpol. Dopo la richiesta datata addirittura marzo 2015. Dopo la segnalazione della Polizia Locale e le insistenze mie e di M4, nulla accade. Non c'è interdittiva e l'azienda pur attendendo di essere iscritta alla White List prosegue a fare guardiania armata nei cantieri. Ma ecco la novità: a giugno scorso la Prefettura di Napoli emette un'interdittiva alla Dm Security. La società riferibile a Crescenzo Marrone fino al 2015, passerà a Bartolomeo Vitiello "già condannato per mafia e considerato - annota la Prefettura - esponente del clan dei Casalesi capeggiato dal gruppo Bidognetti-Setola".
Ora, considerato quest'ulteriore elemento preoccupante, grande attenzione si dovrà avere nella selezione del nuovo operatore. Bisognerà anche provare a rivedere se, in questi anni, tutto ha funzionato a regola d'arte.
In data 1 ottobre 2019, mi scrive il Presidente di SPV Linea M4 S.p.A.,la Prefettura di Milano ci ha segnalato l’insussistenza dei presupposti di cui all’art. 32 comma 10 del DL 90/2014 convertito in legge n. 114/2014. Non è stato dunque ritenuto necessario procedere a un commissariamento dell’azienda in oggetto. Per questa ragione la Concessionaria, in data 2 ottobre 2019, per il tramite del Consorzio MM4 comunicava all’Assegnataria Metro Blu Scarl e all’assegnataria Hitachi STS la revoca del gradimento, intimava la risoluzione immediata dei contratti in essere con l’Operatore economico e notificava contestualmente le sanzioni pari al 5% degli importi contrattuali (rispettivamente di 20.000 euro e 25.000 euro).
E' finita la storia che ha incredibile. Ed è finita con il botto. Sapevamo che nel giugno 2017 (articolo de Il Mattino di Napoli) dell'esistenza di una indagine coordinata dalla DDa di Napoli, che ha portato all’iscrizione nel registro degli indagati di 80 persone per reati associativi, finalizzati al riciclaggio di denaro provento delle illecite attività del clan camorristico Amato Pagano. Tra gli indagati: Giusi Marrone e Crescenzo Marrone che hanno rivestito cariche proprio nella società Newpol srl. Nel luglio 2017 la Polizia Locale, accedendo a Legolas, segnala a carico di Newpol, l'esistenza dell'inchiesta. Allora la Prefettura non aveva ancora iscritto alla White List la Newpol. Dopo la richiesta datata addirittura marzo 2015. Dopo la segnalazione della Polizia Locale e le insistenze mie e di M4, nulla accade. Non c'è interdittiva e l'azienda pur attendendo di essere iscritta alla White List prosegue a fare guardiania armata nei cantieri. Ma ecco la novità: a giugno scorso la Prefettura di Napoli emette un'interdittiva alla Dm Security. La società riferibile a Crescenzo Marrone fino al 2015, passerà a Bartolomeo Vitiello "già condannato per mafia e considerato - annota la Prefettura - esponente del clan dei Casalesi capeggiato dal gruppo Bidognetti-Setola".
Ora, considerato quest'ulteriore elemento preoccupante, grande attenzione si dovrà avere nella selezione del nuovo operatore. Bisognerà anche provare a rivedere se, in questi anni, tutto ha funzionato a regola d'arte.