Il TAR Lombardia ha respinto la richiesta di sospensione dell’efficacia delle ordinanze del 2014 sugli orari di apertura degli apparecchi dedicati al gioco d'azzardo!
Una nuova vittoria!
Di cui ringrazio l'avvocatura e la direzione commercio.
Il Tar, dopo aver sospeso l'efficacia dell'ordinanza fino al 4 marzo, entrando nel merito ha ritenuto che la giurisprudenza amministrativa si è già ampiamente pronunciata sulla legittimità delle ordinanze sindacali e, soprattutto che l'Intesa Stato – Regioni – Enti Locali, raggiunta nella Conferenza Unificata n. 103/U del 07 Settembre 2017, è irrilevante ai fini della decisione poiché detto atto è in realtà successivo all'emanazione delle ordinanze.
Quindi si prosegue: le VLT e le Slot rimarranno aperte a Milano solamente dalle 9 alle 12 e dalle 18 alle 23!
Il regolamento di Palazzo Marino impone uno stop giornaliero di almeno 8 ore, quando invece l'intesa tra Stato ed enti locali del 2017 ne consentirebbe uno non superiore alle 6 ore. Proprio di questo argomento ne avevamo parlato nella scorsa commissione antimafia del 12 febbraio. In quella occasione i dirigenti del Comune si sono dimostrati piuttosto sicuri: sia perché le ordinanze sono ben motivate e hanno retto in più di un'occasione presso il Tribunale amministrativo, sia anche perché l'intesa Stato – Regioni – Enti Locali era successivo alle ordinanze e, per me dirimente, non è mai stato recepito in alcun Decreto legge.
I dati sull'applicazione delle Ordinanze 63 e 65 del 2014
Durante la seduta di commissione sono stati forniti i dati relativi alle violazioni delle ordinanze sulgli orari di chiusura degli apparecchi dedicati al gioco d'azzardo.
Sono stati 409 i verbali elevati nel 2019 agli esercizi che hanno violato le normative legate al gioco d'azzardo 'legale' sul territorio del Comune di Milano. A fronte di 1.665 controlli.
L'Unita' Annonaria ha contestato nove verbali in meno rispetto al 2018, quando i verbali erano stati 418 su 1.168 esercizi controllati. Dal 2014 al 2019 compreso, l'Annonaria ha elevato 2.398 verbali a fronte di 11.117 controlli. Un dato che significa un'irregolarità ogni 5 casi esaminati. Per le casse del Comune, questo risultato si e' tradotto in poco più di 1,44 milioni di euro incassati in 5 anni (dal 2014 a gennaio 2019).