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21 marzo 2020

21 marzo 2020. Giornata della Memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie.


Carmine Apuzzo e Salvatore Falcetta sono stati uccisi il 27 gennaio 1976 ad Alcamo Marina, in caserma, mentre dormivano.
Nel 2006, grazie alla testimonianza di Renato Olino, un carabiniere, si seppe con certezza che Giuseppe Vesco, arrestato per il duplice omicidio, fu torturato per confessare il crimine e per coinvolgere altri quattro giovani innocenti. Dopo aver cercato di ritrattare morì in carcere.
Dei quattro ragazzi condannati, uno, Giovanni Mandalà, mori di tumore in cella. Due fuggirono in Brasile, un quinto Giuseppe Gulotta scontò, da innocente, 22 anni di pena.
Il carabiniere che condusse le indagini, torturò Vesco e arrestò i 4 giovani, perseguendo la "pista anarchica", fu ucciso l'anno dopo. Anche lui è ricordato il 21 marzo. Anche per questo omicidio, del 20 agosto 1977, depistaggi e torture portarono alla condanna di quattro innocenti.
Della Strage di Alcamo Marina si interessò Peppino Impastato. Assassinato il 9 maggio 1978. Inizialmente anche il suo omicidio subì un depistaggio, si cercava di avvallare la pista politica. Protagonista di quelle prime indagini fu Antonio Subranni, oggi ancora in vita, condannato nel processo trattativa.
La Strage di Alcamo Marina fu uno dei tanti esempi nei quali gli interessi di apparati deviati che avrebbero dovuto difendere lo Stato Italiano, si intrecciarono agli interessi di Cosa Nostra.
Per Carmine Apuzzo e Salvatore Falcetta abbiamo bisogno di verità e giustizia.
Un abbraccio a tutti i familiari delle vittime innocenti di mafia.
Un abbraccio a tutti quei familiari che esigono verità e giustizia per i loro cari.