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4 giugno 2020

Sulla Lombardia Film Commission e l'acquisto dell'immobile di Cormano. Sesta puntata

Della vicenda relativa all'acquisto del nuovo interporto della Lombardia Film Commission torna a parlare l'Espresso nell'ultimo numero.
Oggi in Consiglio Comunale, ho chiesto, sostenendo quanto dichiarato da Angelo Turco, Presidente della Commissione Cultura del Consiglio Comunale, che l'Amministrazione Comunale rivaluti se proseguire a sostenere ancora la Fondazione Lombardia Film Commission alla luce delle nuove rivelazioni che Giovanni Tizian e Stefano Vergine hanno pubblicato sulle pagine dell'ultimo numero de l'Espresso.
Le notizie che emergono nell'articolo confermano alcuni elementi già gravi e ne aggiungono due gravissimi.

  1. Nel maggio del 2019 Il revisore contabile del gruppo lega al Senato, che come abbiamo detto è stato fino ad agosto 2018 presidente della Lombardia Film Commission, ha disposto un bonifico da €6000 nei confronti dell'avvocato Alessio Gennari. Nei giorni scorsi ho chiesto all'assessore e ai dirigenti del Comune di Milano di verificare, chiedendo direttamente all'avvocato Alessio Gennari, Odv della Fondazione, se corrisponda al vero che Alberto di Rubba, nel maggio 2019, abbia disposto a suo favore, e a che titolo, un bonifico da 6000 euro. L'eventualità sarebbe estremamente grave e minerebbe alla base la credibilità di un organo così importante per l'immagine della Fondazione e per un'eventuale responsabilità amministrativa dell'ente stesso in relazione a fatti reato che possono vedere coinvolti propri dipendenti o figure apicali.
  2. La ciliegina sulla torta viene offerta gentilmente da Tizian e Vergine con la seconda novità: Lombardia Film Commission acquistò l'immobile di Cormano da Andromeda srl per 800 mila euro e Andromeda lo acquistò un anno prima a 400 mila euro dalla società Paloschi s.r.l. oggi cancellata che allora era di proprietà di Luca Sostegni. Non solo Sostegni era proprietario anche della Elle Esse Consulting di cui era amministratore Di Rubba (presidente della Lombardia Film Commissione quando la fondazione acquistò l'immobile), ma il suo nome, scrivono i giornalisti, ... coincide con quello che i magistrati della procura Antimafia di Reggio Calabria definiscono prestanome di un uomo considerato tra i vertici di un clan della 'ndrangheta al nord. L'inchiesta Antimafia risale a qualche anno fa, e sostegni non fu indagato. Ma nelle carte in possesso dell' espresso il giudizio dei PM è metto: "Sostegni non presentava dichiarazione dei redditi dall'anno 2007, grattato Rappresentante legale, pur non avendo mai percepito redditi di numerose società... emergeva dunque come Luca sostegni fosse un prestanome".
Due bruttissime storie. Che si aggiungono alle altre già emerse e di cui ho parlato in diversi post. l'ultimo il 7 di febbraio u.s..

Sono soddisfatto che l'assessore Del Corno abbia ricordato che il Comune non abbia approvato l'ultimo bilancio perché non ha ottenuto sufficienti risposte sulla vicenda dell'acquisto. "Regione Lombardia deve dissipare le ombre", ha aggiunto. "Se non lo farà le considerazioni dei consiglieri Turco e Gentili dovranno essere considerate e probabilmente assunte".