Due facciate per rispondere ad un parere circostanziato, esposto in ventotto pagine densissime, firmato da: Carmen Manfredda, Laura Barbaini, Gian Gaetano Bellavia, Gianluca Varraso, Luca Beltrami Gadola, Mauro Renna.
Il tutto si risolve alla riga 8: "..., non sono state illustrate circostanza nuove o diverse da quelle già analizzate nel corso dell'istruttoria.". Due righe dopo: "Non sembrano utili a superare il dato normativo di riferimento".
Mai si entra nel merito. Mai. La conclusione, ciliegina sulla torta, suggerisce qualcosa che già è presente nel Piano Anticorruzione del Comune di Milano dal gennaio 2020: "Sulla base di quanto rappresentato, a normativa vigente, si conferma la posizione già espressa dall'Autorità con il parere prot.n. 21981/2019, rimettendo alla attenta valutazione dell'Amministrazione istante, la possibile introduzione della misura volta a conoscere il titolare effettivo in seno ai protocolli di legalità, nei limiti sopra definiti".
Il problema posto nel parere approfondito e circostanziato del Comitato Antimafia non è se sia corretto o meno chiedere. Ma se sia un diritto dovere escludere chi si mostra opaco e non risponde.
Il professor Mauro Renna aveva detto in Commissione che la comunicazione del c.d. titolare effettivo è strumentale all’adeguata verifica della sussistenza, anche in capo a tale figura soggettiva, dei c.d. requisiti generali di partecipazione ad una gara, di cui all’art. 80 del d.lgs. 18 aprile 2016, n. 50.
Un concetto che, sempre secondo il Comitato, è stato sostenuto da una recente sentenza in adunanza plenaria del Consiglio di Stato la numero 16 del 2020. Nulla. La sentenza non viene neanche citata.
Al penultimo capoverso riescono a scrivere in forma ipotetica un'ovvietà: "... la richiesta dei dati del titolare effettivo può rappresentare uno strumento utile per la gestione delle situazioni di conflitto di interesse, in coerenza con le finalità di imparzialità e buon andamento dell'azione amministrativa".
E ci mancherebbe altro! Come fai a dichiarare/provare di essere imparziale se non sai dirmi chi hai di fronte?
Loro sostengono che la richiesta può rappresentare uno strumento utile. Ma se non ti rispondono? Questo è il tema. Che fai? Pazienza. Loro sembrano dire. L'importante è che tu ci abbia provato.
A questo punto sono convinto che solo il TAR può darci ragione. Solo escludendo qualcuno da una gara o dalla sottoscrizione di una concessione perché opaco e affrontando il TAR si può vincere ora questa battaglia.
Scrivo "ora" perché prima o poi la si vince.