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26 marzo 2022

Vademecum del cittadino che vuole contrastare la diffusione del gioco d'azzardo

Termina la pandemia, o, almeno, così pare, tornano le sale slot a funzionare, creando disagi nei quartieri.

Due semplici questioni che posso aiutare comitati e singoli cittadini che vogliono arginare il più possibile il gioco d'azzardo.

La prima: le due ordinanze firmate da Giuliano Pisapia la n 65 del 23.10.2014 e la 63 del 15.10.2014 , sono ancora in vigore. Quindi, tutti gli apparecchi per il gioco d'azzardo che siano nei bar nelle tabaccherie negli esercizi commerciali, nelle ricevitorie del lotto o nelle sale scommesse, bingo, eccetera, possono funzionare dalle ore 9.00 alle 12.00 e dalle 18.00 alle 23.00 di tutti i giorni, festivi compresi. 

Sarà bene fotografare gli orari affissi fuori dai locali che dicono cose diverse e provare con dei testimoni che gli apparecchi sono aperti oltre l'orario, segnalando alla Polizia Locale e, se volete anche a me, il mancato rispetto delle ordinanze. Le violazioni alle ordinanze sono punite applicandosi la sanzione amministrativa pecuniaria da un minimo di 25,00 € ad un massimo di 500,00 €. La recidiva, anche due multe di seguito, comporta la sospensione dell'attività da 1 a 5 giorni. E' già capitato più volte. Ricordo in particolare per la Sala scommesse di Piazza Diaz. Oggetto delle mie attenzioni per parecchio tempo.

La seconda: è attualmente ancora vigente anche il comma 1 ter dell'Articolo 5 della Legge regionale 8 del 2013. L'articolo 5 vieta la nuova installazione di apparecchi per il gioco d'azzardo lecito, di cui all'articolo 110, comma 6, del r.d. 773/1931, in locali che si trovino entro una distanza di 500 metri da alcuni luoghi "sensibili". Il comma 1 ter equipara a nuova installazione sia il rinnovo del contratto stipulato tra esercente e concessionario per l'utilizzo degli apparecchi, sia la stipulazione di un nuovo contratto, anche con un differente concessionario, nel caso di rescissione o risoluzione del contratto in essere. La tagliola tra un prima e un dopo scatta da fine gennaio 2014. Dopo quella data ogni rinnovo di contratto è quindi equiparato a nuova installazione. Se il bar o la sala è situata nel raggio di 500 metri da un luogo sensibile (istituti scolastici di ogni ordine e grado, asili nido d’infanzia, luoghi di culto, impianti sportivi, strutture residenziali o semiresidenziali operanti in ambito sanitario o sociosanitario, strutture ricettive per categorie protette, luoghi di aggregazione giovanile e oratori).

Chi volesse sapere quanti apparecchi a quella data erano stati autorizzati, gli posso dare un primo riscontro citando un data base inviato a suo tempo dalla Direzione Commercio. Nel caso gli apparecchi siano oggi in un numero maggiore l'esercente può essere multato pesantemente. Cosa diversa se abbia, come detto prima, cambiato o rinnovato il contratto. Questo impossibile da sapere se non si chiede alla Polizia Locale di intervenire. Chiaro che, se abbiamo, diversi indizi: mancato rispetto orari, numero di slot maggiore di quello indicato nel 2014 il controllo è più semplice da ottenere.

Buon lavoro!

Scrivetemi per ogni ulteriore informazione: redazione.davidgentili@gmail.com