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25 giugno 2022

Cosa accade a Rozzano (seconda puntata). Il conflitto di interesse


Provate a immaginare che durante la campagna elettorale il vostro candidato a sindaco vi dica che ha intenzione di far affidare deleghe importanti, della più importante azienda partecipata dal comune, a una persona che non ha mai avuto esperienza in una pubblica amministrazione, né in una azienda pubblica, non possiede competenze specifiche rispetto all'asset strategico (il teleriscaldamento), che non ha titoli riconosciuti in Italia e non potrà, quindi, partecipare ad una selezione pubblica. 

"Non importa! Lo assumeremo con un affidamento diretto senza gara". Dice. "Ne vale la pena!"

Immaginiate poi che sostenga che sia giusto pagarlo anche per i mesi in cui non ha lavorato o ha lavorato senza contratto. Quindi in nero. E che sia giusto rimborsargli la benzina per i chilometri che non ha percorso. I dubbi crescono. E il candidato a Sindaco prova a rassicurarvi: conosce bene la persona. Insiste che vi dovete fidare di lui, perché chi ha deciso di nominare con ampie deleghe è stato il suo socio in tre aziende e lo è ancora in una azienda in liquidazione.  

"Votami!". Conclude. "Votami perché questa è la scelta migliore e ti dice molto di come lavorerò come sindaco!"

Lo votereste? E se avevate intenzione di votarlo, lo votereste ancora? 

Io sono convinto che non avrebbe acquistato un solo voto se non quello del socio e famiglia e ne avrebbe persi parecchi. Forse un numero sufficiente per non essere eletto.

E' per questo che, secondo me, Giovanni Ferretti, Sindaco di Rozzano si dovrebbe dimettere. Proprio perché quanto sopra descritto è su per giù, molto simile a quanto viene illustrato nell'interrogazione dei consiglieri comunali d'opposizione, che a distanza di sei mesi non ha avuto ancora una risposta. Nell'interrogazione si legge che l'incarico in AMA Rozzano di Carlo Bregaglio, socio in affari di Ferretti, viene deciso dall'ex Amministratore Unico di AMA, Marco Masini nel febbraio 2021 e non è mai stato annunciato in campagna elettorale. È lo stesso Amministratore Unico di Ama Rozzano, che, su richiesta del Sindaco di Rozzano, durante l’Assemblea dei Soci del 16 giugno 2021, conferisce ampie procure notarili a Bregaglio. Masini, tra l'altro, si dimetterà, qualche mese dopo, a settembre 2021, per aver ottenuto rimborsi spese da AMA, a cui non aveva diritto.

Ferretti, invece, non si dimetterà. E' certo. Anche se ciò che è accaduto, è, per il momento, molto più grave di ciò che è accaduto al suo assessore Domenico Anselmo, che ha deciso di andarsene per un semplice avviso di garanzia. Così, almeno, ci ha detto. 

Ferretti, però, potrebbe chiudere qui con il socio. La scelta che ha compiuto è indifendibile. I legami tra il sindaco e l'uomo chiave della partecipata sono evidenti ed è automatico chiedersi se uno scontro sulle scelte del procuratore superconsulente, possa o meno riverberarsi sulle società e sul patrimonio del sindaco. Quanto è libero Ferretti di decidere su AMA? Ecco: il conflitto di interesse nasce nel momento in cui ci si pone questa domanda e la risposta affermativa non è immediata.

Diceva Paolo Borsellino che il politico non solo deve essere onesto. Ma deve anche apparire tale.

Perché si dà un incarico così importante al proprio socio? Ferretti ha nominato Carlo Bregaglio perché lo stima? Possibile. Potremmo arrivare a dire: probabile. Sappia Ferretti che in molti potrebbero invece pensare che la nomina sia dettata da altro: pressioni per un debito, un ricatto, strategie comuni indicibili. Come può pensare che la cittadinanza abbia simili dubbi? Che i suoi stessi elettori possano pensare così di lei?

Ripeto: scarichi Bregaglio. Non si nomina il socio affari privati in una azienda pubblica.