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20 giugno 2022

Salvatore Cerchione (si proprio lui!): "C'è qualcosa che non torna nella vendita del Milan!"

"Blue Skye è scontenta dell’opacità del processo di vendita. Siamo confusi sui veri motivi dietro la cessione del club, soprattutto quando un futuro così luminoso ci attendeva".

E' Salvatore Cerchione che parla. Si! Proprio lui. Al Financial Times.

Intervistato anche da Milano Today, da Alfredo Faieta, rincara la dose: la soluzione migliore sarebbe dunque stata “un’asta competitiva tra i soggetti interessati”, e invece, “ci troviamo di fronte a un'operazione opaca nella quale il venditore comunica di voler restare anche come socio di minoranza, di voler mantenere una buona presenza di consiglieri d'amministrazione e di voler finanziare, sembra per un paio di centinaia di milioni di euro (altri hanno scritto 600 NdR), anche il compratore. Posso dire che c'è qualcosa che non mi torna in questo schema? Il tutto senza una dichiarazione ufficiale”. 

Sembra una beffa. Assieme al partner Gianluca Davanzo, Cerchione fu il protagonista del rocambolesco e poco chiaro passaggio di proprietà del Milan da Silvio Berlusconi a Yonghong Li a Elliot. Fino al dicembre 2020 titolari effettivi del Milan, possedendone solo il 5%, con la Blue Sky Financial Partners, ma controllandone il 50,004%. Dopo la puntata di Report, in cui il loro ruolo e la loro biografia vengono improvvisamente alla ribalta, escono di scena. Elliot rileva le loro azioni. Il loro investimento, a quel punto, magicamente, comincia a valere per quello che è: il 5%.

In chiusura dell'intervista a Milano Today, Cerchione annuncia la richiesta avanzata al tribunale lussemburghese, per accertare "che Elliott non potesse vendere la squadra senza averne prima discusso con noi". 

Si aggiungono al fantomatico Mister Li. Anche lui in causa. Così almeno pare, con Elliot.