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31 ottobre 2022

Il ruolo della prevenzione nel contrasto alla corruzione e al riciclaggio. Il mio intervento a Palazzo Marino in occasione del decennale della Legge Anticorruzione

2022.10.07 - Convegno Decennale della legge Anticorruzione

"Mi spiace di non avervi accolto a Palazzo Marino, il COVID mi ha bloccato a casa. 

Ringrazio in particolare il professore Fisicaro, il centro studi europeo, Pierluigi Vigna per aver pensato Milano, Palazzo Marino, come sede di questo importante convegno. Utile per l'amministrazione, come ha già sottolineato Mariangela Zaccaria, per fare il punto di quanto fatto dal Comune di Milano, con orgoglio. Soprattutto capire assieme a voi le prospettive del contrasto al riciclaggio, verso cui muoverci assieme. Mi perdoneranno gli altri relatori se ringrazio particolarmente Claudio Clemente per la sua presenza. Io lo ringrazio soprattutto per la determinazione, l'autorevolezza, la lungimiranza con cui ha condotto un incarico delicatissimo fondamentale per la nostra nazione, come quello di direttore dell'Unità di Informazione Finanziaria (UIF). Lui è stato già ospite a Palazzo Marino nel 2015 in un convegno analogo, e sono molto contento di ritrovarlo qui e mi dispiace non averlo accolto stringendogli la mano e ringraziandolo direttamente di persona, stamattina.

Io penso che il percorso che l'amministrazione comunale di Milano ha compiuto dal 2012 ad oggi, è un percorso che porta con sé una sigla: la collaborazione stretta, nei ruoli diversi, tra politica e amministrazione. Nel 2012 in seno alla Commissione Antimafia del Consiglio Comunale di Milano, è nata l'esigenza di applicare la 231 del 2007. Sapete che l'obbligo per le pubbliche amministrazioni era già indicato nel ‘91, ma di fatto fino a quel momento nessuno lo aveva fatto. Questo indirizzo che è stato fatto proprio dal Consiglio Comunale, la Giunta l'ha interpretato in una delibera e l’amministrazione, dirigenti e funzionari con grande competenza, dedizione, hanno fatto sì che questo indirizzo diventasse una pratica quotidiana, un fiore all'occhiello per la nostra amministrazione. 

Ricordo alcuni dati: 27 invii tra segnalazione di operazioni sospette (prima del 2017) e dati informazioni (dopo la riforma del 2017). Riteniamo di aver segnalato 375 operazioni, perché i nostri invii sono invii a grappolo, non c'è un'unica operazione. Sono state 273, invece le aziende segnalate, 227 le persone fisiche. Diciamo che abbiamo valutato una maggiore rilevanza e significatività per valore economico pari a 179 milioni di euro e una movimentazione all'interno delle operazioni sospette segnalate di quasi 2 miliardi di euro. Sono dei dati di cui siamo estremamente orgogliosi, ma che non ci soddisfano pienamente. Proseguiamo. E proseguiamo anche sulla questione che il professor Renna ha posto alla vostra attenzione nell'intervento che mi ha preceduto. Nel 2018 ancora il consiglio comunale, ha dato indirizzo di inserire nel piano anticorruzione una norma sul titolare effettivo. La conoscenza del titolare effettivo ci aiuta nel contrastare il riciclaggio, ma ci aiuta anche nel contrastare i conflitti di interesse e i cartelli tra imprese nelle gare d'appalto. E una norma, come quanto deciso nell'applicazione della 231 del 2007, che ha fatto da apripista. Milano secondo me ha questo ruolo importante, ha le spalle larghe e quindi è importante che faccia da apripista, da traino per un'intera nazione, è una norma che, come il professor Renna vi ha raccontato, ha avuto qualche intoppo rispetto a quello che avevamo in mente all'inizio. Anac sia sotto la dirigenza Cantone sia sotto la dirigenza Brusia su questo tema non ha avuto un particolare coraggio, perché è importante che non solo si certifichi il diritto di richiedere il titolare effettivo, ma l'obbligo della controparte di consegnarlo in mano alla pubblica amministrazione.

Nei quaderni della Uif di settembre viene scritto che il potenziale delle segnalazioni antiriciclaggio della pubblica amministrazione è elevatissimo e assolutamente inespresso. Nella relazione presentata da Clemente, a luglio scorso se ricordo bene, si dice chiaramente che le segnalazioni della pubblica amministrazione rimangono scarse da un punto di vista quantitativo e purtroppo anche da un punto di vista qualitativo. In quei quaderni si sottolinea il fatto che c'è un obbligo per la pubblica amministrazione: non è una facoltà, è un obbligo sanzionato. L’inosservanza degli obblighi previsti dall’art. 10 del decreto antiriciclaggio assume rilievo, infatti, ai fini della responsabilità dirigenziale di cui all’art. 21, comma 1-bis, del d.lgs. n. 165/2001.  Il dirigente responsabile dell’inosservanza delle disposizioni di cui all’articolo 10 potrà subire una decurtazione fino all'ottanta per cento della retribuzione di risultato “in relazione alla gravità della violazione”. Per esempio per non aver indicato il responsabile antiriciclaggio, per non aver organizzato una struttura che lo aiuti, e per non aver fatto una formazione adeguata, 

Non è solo un diritto dovere. Ma assume il profilo di obbligo. Ben diverso dalla facoltà di inviare segnalazioni di operazioni qualificate all'Agenzia delle Entrate per l'evasione tributi erariali. Un dovere che discende anch’esso da un altro elemento, da un altro provvedimento, cioè dagli indicatori di anomalia che la UIF ha pubblicato nel 2018, riprendendo quelli che aveva pubblicato nel 2015, che avevamo, costruito insieme, insieme ai nostri dirigenti, dopo che Milano nel 2014 aveva cominciato a segnalare. Per applicare correttamente gli indicatori di anomalia l'identità del soggetto è fondamentale.  E infine, il Regolamento (UE) 2021/241, in relazione all'utilizzo dei fondi del PNRR obbliga le pubbliche amministrazioni a indicare i titolari effettivi degli enti che ricevono erogazioni, finanziamenti, appalti. Un principio che viene sancito a livello europeo ma che, mi hanno comunicato, non è poi stato inserito nel regolamento approvato da MISE. In questo momento se uno ancora adesso non dichiara il titolare effettivo (nel Comune di Milano questo non accade fortunatamente) ma se non dichiara il titolare effettivo e ha in mente di avere un finanziamento fondi PNRR, non viene escluso.

Dal potere dovere emergono tre linee di direzione, di prospettiva che pongo alla vostra attenzione, e con questo chiudo il mio intervento.

La prima: la pubblica amministrazione deve avere libero accesso al registro dei titolari effettivi. Il registro non è ancora partito, lo sappiamo, è abbastanza scandaloso, L'accesso della pubblica amministrazione libero non è consentito, dovremo pagare i diritti di segreteria. Bisognerà, tra l'altro capire quanto sarà diffusa la scelta di individuare il titolare effettivo con un minore rendendo inaccessibile il dato. Oppure di dichiararsi controinteressati per paura di minacce, estorsioni, rapimenti, ottenendo il medesimo effetto.

La seconda: a Milano stiamo lavorando su un altro fronte: anche le aziende controllate devono applicare la 231 del 2007. Questo è la nostra prospettiva di fine mandato scorso e di inizio mandato 2021.

E poi una prospettiva più che Italiana, Europea. A Milano abbiamo alcuni fondi immobiliari che sono in parte radicati, in paradisi di opacità. Prendiamo per esempio le Isole Cayman. Le Cayman sono uscite dalla lista UE delle giurisdizioni non cooperative ai fini fiscali a ottobre del 2021, nonostante le critiche di OXHAM e Tax Justice network. Rimangono però nella Grey list del GAFI (Gruppo d'Azione Finanziaria). Sono oggetto di monitoraggio costante da parte del GAFI perché le sanzioni per chi non dichiari il titolare effettivo, oppure le sanzioni per chi compie reati di riciclaggio sono sempre secondo il GAFI inefficaci. Diverse scadenze sono scadute senza che vi siano stati segnali da parte del Territorio d'oltremare Britannico. 

Ecco io penso che nel momento in cui un paese sia in una Grey List bisogna dare obbligare la pubblica amministrazione a una adeguata verifica, ed eventualmente di sospendere la contrattazione con questo Ente. Perché impossibile per la pubblica amministrazione verificare la veridicità della dichiarazione del titolare effettivo e quindi verificare che ci siano tutte le garanzie per tutelare la libera e sana concorrenza di mercato nel nostro territorio. Perché questo è il nostro obiettivo principale. 

Chiudo qui, con un auspicio. Io penso che questi sforzi dell'amministrazione comunale di Milano, la rendono assolutamente adeguata ad essere la sede dell'autorità Europea antiriciclaggio, questo non so se sarà possibile però noi con estremo orgoglio proseguiamo e Vi ringraziamo di essere qui per darci la possibilità di individuare nuove mete da raggiungere. 

Grazie mille!"